Bella... sconfitta.

Ancora una solida prestazione del Crystal Palace, che fa sudare il Manchester City che all'Etihad Stadium mai aveva faticato così tanto per avere ragione dei malcapitati ospiti. Merito anche delle Eagles messe in campo ottimamente da Tony Pulis, con Mariappa e il redivivo Parr sulle fasce e la coppia stabile Gabbidon Delaney in mezzo. A centrocampo Jedinak e Ward sempre più a suo agio nel nuovo ruolo, e il trio di centrocampo Puncheon Bannan Bolasie a supporto dell'unica punta Jerome. Chamahk siede in panchina giusto mezzoretta, complice il duro scontro tra Jerome e Hart in uscita bassa, che costringeva lo stesso Jerome alla resa e Hart a giocare il resto della gara con un occhio nero. Eagles sempre schiacciati nella loro area, tecnica forza e velocità del City davvero difficile da contrastare, ma il primo tempo si chiudeva con un inaspettato 0-0.
Nella ripresa Pellegrini aumentava la trazione offensiva della sua squadra con l'inserimento di Negredo e Nasri ma anche il Palace riusciva a presentarsi dalle parti di Hart sia dalla distanza che con qualche azione manovrata. Al 66' Dzeko sfruttava l'unica disattenzione della difesa eagles inserendosi nel cuore dell'area e raccogliendo un cross dal fondo che infilava con violenza alla spalle di un ottimo e incolpevole Speroni.
Reazione Palace che non si faceva attendere con Ward, prima con un tiro da fuori sul quale Hart compiva una stupenda parata togliendo dalla rete una palla indirizzata forte e precisa nell'angolino basso, e sul corner successivo impattando male il pallone da posizione favorevolissima.
City più guardingo che badava al possesso palla cercando di tanto in tanto qualche folata offensiva, Crystal Palace che non aveva strumenti per offendere e si accontentava di una dignitosa sconfitta, che fa ben sperare per il futuro della stagione. Una prestazione del genere in casa del Manchester City non era nemmeno pensabile. Merito di soprattutto Pulis che ha ridato fiducia e un'organizzazione tattica più consona alla Premier League, i giocatori sono più o meno quelli che perdevano 4-1 in casa contro il Fulham...

Felice Boxing Day, grazie a Gayle.

Il boxing day regala 3 punti preziosi al Crystal Palace di scena al Villa Park. Il pacco sotto l'albero lo confeziona Dwight Gayle con la bellissima rete messa a segno al 92': Palla recuperata dal Palace al limite dell'area, Moxey neo entrato vede il taglio sulla fascia di Gayle e lo serve con un preciso e veloce piatto sinistro poco oltre la metà campo, Gayle controlla il pallone,punta il malcapitato Delph e resiste al recupero di Baker, calcia di destro a giro imparabilmente per il sempre attento Guzan. Vittoria pesantissima in chiave salvezza per le Eagles anche alla luce delle vittorie di Fulham e Sunderland che accorciano notevolmente la classifica. Il match é stato a tratti divertente complice i veloci cambi di fronte ma davvero povero sul piano tecnico fino alla perla che ha deciso la partita.
L'idea di Pulis é far giocare l'Aston Villa, creando parecchio disagio agli uomini di Lambert, si presenta ancora con Ward in mezzo al campo e la linea difensiva composta da Mariappa Parr Gabbidon e Delaney, Jerome terminale offensivo supportato da Bolasie (discreta partita la sua) riproposto titolare da tempo immemore. I Villans ci provano, a tratti ci riescono ad impensierire Speroni, a ridosso dell'intervallo sfiorano il vantaggio dagli sviluppi di un corner ma Gabbidon salvava sulla linea. Nella ripresa il Palace partiva davvero forte ma Puncheon non si trova molto a suo agio in area di rigore, sprecando due favorevoli occasioni. Si faceva vedere anche Bannan costringendo Guzan ad un bel salvataggio in angolo. La partita scorreva via abbastanza anonima, fino all'intuizione di Moxey finalizzata con un contropiede sublime da Gayle. Non c'è tempo per festeggiare, ma per annotare il notevole impatto di Pulis sul Crystal Palace, certamente si. Tre vittorie nelle ultime sei parite e per la prima volta fuori dalle ultime tre della classifica.

Passeggiata del Newcastle.

Partita sostanzialmente ingiocabile per le Eagles al cospetto di un ottimo Newcastle, che si é presentato a Selhurst Park con la ferma intenzione di passare un pomeriggio di tutto relax. Il vantaggio dopo una pressione costante arrivava agevolmente al 25' con una bella azione di Cabaye che trovava il giusto varco tra le gambe di Moxey, la deviazione di Jedinak completava l'opera e il pallone di infilava tra palo e Speroni rovinandogli le celebrazioni della trecentesima presenza.
Il Crystal Palace trovava la forza per qualche spunto decente che impensieriva Krul, ma poco prima del riposo, il goffo autorete di Gabbidon che deviava in rete un innocuo cross di Remy, metteva sostanzialmente la parola fine al match. Nella ripresa Pulis inseriva il confusionario Bolasie e Parr, al posto di Bannan e Moxey, ma la capacità offensiva delle Eagles non migliorava molto. 
Nell'unica chiara occasione degna di nota, che poteva riaprire la partita, Jerome spediva alle ortiche la comoda palla del 1-2 raccogliendo una corta respinta della difesa del Newcastle sparandola altissima sopra la traversa. Nel finale in campo Ben Arfa, trovava il modo di far impazzire quello che restava della difesa Eagles, ottenendo un calcio di rigore che sigillava il match per lo zero a tre finale.
Crystal Palace mai in partita, troppa differenza atletica e tecnica tra le due squadre, ovvio e scontato il finale. Non felicissimo l'esperimento di Ward dirottato in mezzo al campo per far fronte all'assenza di Dikgakoi, non tanto per la prestazione dignitosa come centrocampista centrale, quanto per come la sua assenza sulla fascia destra si sia sentita terribilmente.
Poco tempo per raccogliere le energie spese nell'uggioso pomeriggio di Selhurst Park, si torna in campo nel Boxing Day alle ore 15 in trasferta contro l'Aston Villa in attesa di conoscere le novità di mercato del nuovo anno. Sicuramente Phillips lascerà il club e Pulis sembra intenzionato a colmare quella che lui vede come la lacuna principale di questa squadra: il terzino sinistro. 

Chelsea v Crystal Palace 2-1

Pensare di poter portare a casa dei punti da Stamford Bridge era utopia anche nei sogni di fine estate, figuriamoci dopo esserci scontrati con la dura realtà della Premier League. Invece é possibile uscire dal campo dei Blues con qualche rimpianto, alimentato dalla scarsa concretezza del Chelsea sotto porta, grazie anche alla ritrovata buona vena di Speroni e ingigantito dagli ottimi interventi di Cech nel secondo tempo che hanno permesso ai ragazzi di Mourinho di arrivare all'attesissimo Monday Night contro l'Arsenal in scia per il soprasso.
Il Crystal Palace di Tony Pulis sta prendendo una ben precisa fisionomia. Tanta corsa e grinta su ogni pallone, fino all'ultimo secondo di gioco, fino all'ultima goccia di sudore, chiusi con una linea difensiva a quattro che prevede Gabbidon e Delaney in mezzo, Ward a destra e Mariappa a sinistra. In mezzo al campo capitan Jedinak fresco di rinnovo triennale e Dikgakoi. Bannan  e Puncheon sulle fasce, spesso scambiandosi le posizioni e la coppia di punte pesanti Jerome Chamakh. Il marocchino sembra abbia ritrovato confidenza con la via del gol e sentirsi responsabilizzato da Pulis lo ha aiutato molto, Jerome oltre ad una condizione fisica in miglioramento gode di molta libertà di movimento, spesso decentrandosi sulla fascia sinistra per sfruttare la sua potenza e le sue sgroppate. Già individuato dal nuovo tecnico lo specialista delle rimesse in gioco a lunga gittata nel terzino Mariappa, con alterne fortune. 
Il vantaggio blues arriva abbastanza presto, al 16' Torres raccoglieva la respinta del palo sul tiro da fuori di Willian, il Crystal Palace sfruttava il periodo di minore pressione del Chelsea per mettere fuori la testa e ottenere il pareggio al 29' con Chamakh al termine di una bella azione corale conclusa dal marocchino sottomisura, ma subiva nel giro di pochi minuti il nuovo vantaggio dei padroni di casa ancora con un imprendibile tiro dalla distanza di Ramires. Le eagles si accontentavano di chiudere la prima frazione con il minimo svantaggio, resistevano all'assalto del Chelsea nella ripresa, con fortuna e un pizzico di bravura e si conquistava il diritto di spaventare Stamford Bridge nel finale di match, ma Cech e Terry erano un muro invalicabile. Una menzione particolare per i tifosi Eagles, che dopo aver esordito con il coro "Is this a library?" hanno trasformato la casa dei blues in una piccola Selhurst Park, impressionando anche Josè Mourinho. 

Segna Chamakh, clean sheet per Speroni. Tre punti da non credere.

Cosa é cambiato rispetto alla partita di Norwich? Il risultato. I protagonisti in campo, spinti dalla bolgia di Selhurst Park, erano gli stessi, questa volta le Eagles capitalizzano al massimo il poco che creano nel primo tempo, sprecano tantissimo in avvio di ripresa, cercano di gestire la partita nella fase centrale del secondo tempo, soffrendo relativamente la pressione del West Ham nel finale di match, fino all'urlo liberatorio di Selhurst Park al quinto di recupero.
La firma al derby di Londra la mette al 42' incredibilmente Chamakh, a secco dal 24 Agosto, (Stoke City - Crystal Palace 2-1) sfruttando con una deviazione di testa sul secondo palo, un bel cross di Bannan dalla trequarti, e la dormita della difesa hammers, che ammirava l'inserimento della punta del Crystal Palace senza opporre resistenza. 
Tre punti vitali per restare agganciati al gruppo di squadre in lotta per la salvezza, senza farsi troppe illusoni, ma con un pizzico di ottimismo in più. Da quando Millen é subentrato, il canovaccio della partita é sempre stato questo, difesa attenta e diligente per quanto possibile e poca sostanza in fase offensiva.
Pulis alla sua seconda panchina Eagles sembra avere individuato in Jerome - Chamakh la coppia offensiva, il franco marocchino ha ripagato con un gol la fiducia, speriamo di poter vedere presto anche Jerome sul tabellino dei marcatori, in attesa che Gennaio ci possa regalare il rientro in campo di Murray, giocatore che per caratteristiche e forza fisica manca terribilmente dalle parti di Croydon.

Buon lavoro Tony.

Il primo Crystal Palace targato Tony Pulis esce sconfitto da Carrow Road. Il motivo é semplice, davanti alla porta i Canaries ha questa brutta abitudine di buttarla dentro, al contrario delle povere Eagles che combattono con una sterilità offensiva impressionante. Non che sia un dato stupefacente, si può tranquillamente evidenziare come la squadra impegnata nell'ultima di Championship che strappava i Playoff all'ultimo tuffo contro il Peterborough, era probabilmente più forte degli undici scesa in campo ieri pomeriggio in un importante confronto per la permanenza in Premier League. Qualcosa non torna, é evidente. Jerome e Chamahk a meno di un radicale cambio di rotta, non possono rappresentare una coppia d'attacco presentabile a livelli decenti nel massimo campionato inglese, difficile anche pensare di rendere impenetrabile la linea difensiva con i giocatori attualmente a disposizione. Speriamo che la cura Pulis, prima in campo e a Gennaio anche dalla scrivania, possa far risollevare la squadra. La coperta é davvero corta, squadra debole dietro e inconsistente davanti, con una coppia mediana di discreto livello, si prospetta un difficile lavoro che potrebbe assumere le dimensioni del miracolo se le Eagles dovessero chiudere la stagione con tre squadre alle spalle. In bocca al lupo Tony. 

Con la sola imposizione delle mani.

Bannan all'81 trasforma l'assist di Jerome. 
Alla fine Tony Pulis é arrivato. Annunciato e presente in tribuna per assistere alla prima vittoria in trasferta del Crystal Palace nella Premier 2013/14. E' bastata la sua presenza ? il suo fluido magico? Ovviamente no, sarebbe ingiusto nei confronti di un Millen che con il lavoro ha dato fiducia e una quadratura tattica alla squadra. La sintesi del match é nel rosso diretto per il confusionario e generoso Bolasie all'80', il gol ottenuto con una bella azione corale nel minuto di gioco successivo e per concludere, nel salvataggio sulla linea e il susseguente tiro da fuori area che si stampava sul palo, spegnendo le residue speranze dei gialloneri a pochi secondi dal termine. Partita attenta del Crystal Palace, con uno Speroni concentrato che non concedeva nulla e in avvio di ripresa salvava le Eagles dalla capitolazione in uscita disperata, ma tutta la squadra é apparsa determinata  e finalmente assistita da un pizzico di buona sorte, quando le cose sembravano volgere al brutto. Il cambio di rotta con Pulis é evidente, ma già con l'insediamento di Millen le cose erano radicalmente mutate, con una squadra più orientata alla sostanza che alla forma, questa deve essere necessariamente la strada  per ottenere una salvezza che resta ancora un miraggio, vista la rosa a disposizione del tecnico. Spazio a Millen per le ultime parole da capo allenatore delle Eagles "Sono orgoglioso dei giocatori, c'era convinzione e stanno lavorando duramente l'uno per l'altro.Mi piacerebbe stare qui e spero di rientrare nei piani di Tony Pulis"

Ancora Millen a progetto.

La farsa continua, dalle dimissioni di Holloway, non sono stati fatti tanti passi avanti. Tanti discorsi,troppe speculazioni e poca sostanza. Alla panchina del Crystal Palace a rotazione sono accostati i nomi di Tony Pulis, Iain Dowie e Dan Petrescu. La vicenda appare grottesca e ormai noiosa, come la tragica finestra di mercato di fine Agosto che ha pesantemente segnato il faticoso avvio di stagione delle Eagles. Impazza l'ironia sul web e non solo,l' annuncio nella foto accanto, é apparso qualche giorno fa sul Croydon Advertiser, chi se la sente può rispondere, col rischio di finire nel vorticoso girone infernale delle quote degli scommettitori che accosterebbero chiunque alla panchina delle Eagles.
Nel frattempo Keith Millen ha l'oneroso compito di rendere credibile e presentabile la squadra. Missione eseguita alla perfezione nelle due partite casalinghe contro Arsenal ed Everton, nelle quali la scarsa confidenza delle punte o pseudotali, con la porta avversaria, ha impedito di portare a casa qualche soddisfazione in più. Selhurst Park resta, al netto della scelta dell'allenatore, l'arma in più della squadra. Pubblico commovente a dir poco, stadio una bolgia fino al novantesimo ed oltre contro l'Everton, che tributava un lungo applauso a Thomas sostituito all'85esimo. Il buon numero 14 del Crystal Palace pochi minuti prima, lanciato da solo contro il portiere, non aveva trovato di meglio da fare che scaraventare sui cartelloni pubblicitari uno squallido pallonetto almeno un paio di metri a destra della porta difesa da Howard in uscita disperata. Dopo la pausa internazionale, che ha visto capitan Jedinak premiato come giocatore dell'anno per l'Australia, si torna in campo sabato 23 Novembre alle 15 in trasferta contro l'Hull City.

Dignitosi.

Dignitoso. Questo é il miglior aggettivo per il Crystal Palace visto all'opera a Selhurst Park sabato scorso contro l'Arsenal. Il match sarebbe stato difficile in condizioni normali, figuriamoci con le Eagles senza guida tecnica nelle secche del fondoclassifica della Premier.  Keith Millen, il traghettatore, mette i campo una formazione compatta nella quale spicca il talento di Bannan a centrocampo. La partita la fa sostanzialmente l'Arsenal, in pressione dal primo minuto con il Crystal Palace che cerca di contenere e partire in contropiede, riuscendo ad impensierire Szczesny in un paio di occasioni con un Chamahk dalle polveri bagnate. Si arrivava così all'intervallo con qualche speranza e il sogno di muovere finalmente la classifica, vanificato pochi minuti dall'inizio del secondo tempo, dallo scellerato intervento di Guedioura su Gnabry. Rigore trasformato senza problemi da Arteta, e Arsenal in teorico controllo della partita, fino al 64' quando lo stesso Arteta si faceva pescare in fallo da ultimo uomo su Chamahk. Qualche dubbio sulla decisione, non tanto per la lontananza dalla porta, quanto perché considerare il buon Marouane lanciato a rete, una chiara occasione da gol, é già di per sé una bella scommessa. Crescevano le Eagles, prima Ward impegnava Sczcesny con un potente destro sotto la traversa deviato in calcio d'angolo, poco dopo Jedinak testava ancora le capacità del concentratissimo portiere dell'Arsenal senza trovare il gol, che invece trovava con irrisoria facilità l'Arsenal nel finale di partita in contropiede finalizzato da Giroud.
Crystal Palace in partita fino alle battute finali del match, molta applicazione nel soffrire in difesa da parte di tutti, sono certamente le cose positive viste nella cornice di un fantastico Selhurst Park, il problema resta una rosa, che difficilmente potrà lottare per la salvezza, a meno che il nuovo tecnico (K.Millen si é già chiamato fuori)  non riesca a trovare una formula magica per resistere almeno fino al mercato di Gennaio. Prossimo impegno, Sabato ore 15 in trasferta a West Bromwich.

Grazie di tutto, Ian Holloway

Si chiude con la disfatta casalinga nel derby contro il Fulham l'avventura di Ian Holloway sulla panchina del Crystal Palace. Partita che era iniziata anche piuttosto bene, Eagles in vantaggio al 7' con Mariappa di testa e proseguiva con una squadra volitiva, con buona corsa e personalità. Tutto questo fino a circa metà del primo tempo, quando l'incredibile destro al volo di Kasami cancellava dal campo il Crystal Palace. La squadra smetteva letteralmente di giocare e nel finale di tempo, una sciocchezza di Bolasie regalava al Fulham un calcio di punizione dal limite dal quale scaturiva ancora con una prodezza al volo, il vantaggio dei cottagers con Sidwell. Subito in campo Thomas per l'evanescente Campana nella ripresa, ma al 5' Berbatov chiudeva a doppia mandata il discorso dei tre punti, con un colpo sottomisura. Altri cinque minuti e Senderos esagerava portando a quattro le reti del Fulham, con le Eagles completamente fuori partita.

E' un momento davvero difficile, più per la partenza di Holloway che per i risultati,che come era prevedibile, non arrivano. La sofferta decisione é maturata tra la nottata di lunedi e la giornata di martedì, di comune accordo tra il manager e la proprietà, che non ha ancora nominato il sostituto, anche se alcune voci lo individuano in Tony Pulis, ex manager dello Stoke City. In tal caso il cambio di rotta sarebbe totale, forse l'unica soluzione per sopravvivere in premier league, ma partendo da questa base di giocatori, nemmeno il mago Dynamo, potrebbe fare qualcosa. 
Per il momento, é giusto ringraziare Ian Holloway per aver dato tutto se stesso alla causa del Crystal Palace, non dimenticando in questo triste e frenetico calcio moderno, che pochi mesi fa,proprio lui alzava sotto il cielo di Wembley la coppa dei playoff della Championship, dopo una lectio magistralis di tattica al giovane manager Gianfranco Zola. 

Thank you, Ian.


Liverpool v Crystal Palace 3-1

Suarez da terra porta in vantaggio il Liverpool
Non era certo pensabile di risollevarsi ad Anfield Road al cospetto del Liverpool di questo inizio di stagione, ma una prova quantomeno più sostanziosa era lecito aspettarsela. Ian Holloway schiera una sorta di 442 difficile da codificare,teoricamente molto offensivo, con Speroni in porta e la solita linea difensiva con Delaney e Mariappa centrali e Ward-Moxey laterali. Jedinak davanti alla difesa e O'Kefee ad agire da raccordo con le punte Chamahk e Jerome. Sulle fasce Puncheon e Kebè. In realtà la squadra é troppo leggera in avanti e terribilmente debole dietro, senza il doppio scudo Jedinak-Dikgakoi, la resistenza delle Eagles durava meno di un qurto d'ora, con Suarez che al 13' entrava in area e alla sua maniera di cattiveria ed ostinazione trovava il vantaggio con un pallone che sembrava ormai perso dopo essere scivolato. Al 17' Sturridge raddoppiava scherzando Delaney e infilando sul secondo palo Speroni dopo una magnifica azione personale. Il Crystal Palace aveva un sussulto d'orgoglio, forse era solo il Liverpool che mollava la presa, e riusciva in un paio di occasioni ad impensierire Mignolet, prima con una devizione sottomisura di Jerome, successivamente Puncheon sprecava da pochi metri alzando sopra la traversa, ma al 37' la pietra tombale sul match la metteva l'assitente dell'arbitro in cerca di vana gloria, che segnalava un dubbio fallo su Sturridge fuori area, come rigore. Dal dischetto Gerrard trasformava con facilità. Un paio di minuti ed l'incubo goleada non si tramutava in realtà per pochi centimetri, sulla palla centrata dall'indemoniato Suarez, alla prima in casa dopo la squalifica, Moses deviava sulla traversa a difesa immobile e Speroni battuto. Nella ripresa subito dentro Campana e Gayle per Jerome e Kebè, finalmente al 68' fuori  anche l'inutile ed indisponente Chamakh per un Bolasie voglioso di correre e lottare, al rientro dall'infortunio. Al 75' la rete di Gayle di testa sul bel cross da punizione di Campana, dava qualche speranza, non tanto per l'ennesima partita mai giocata di questo campionato, ma per il futuro. La pausa arriva al momento opportuno per riordinare le idee.  All'orizzonte c'è il derby con il Fulham che potrebbe essere un match chiave per comprendere il destino della stagione delle aquile in PremierLeague.

Ancora zero a due.

Chamahk in azione
In campo con Speroni tra i pali, Ward e Moxey esterni, Gabbidon e Mariappa centrali, Dikgakoi e Jedinak in mezzo al campo, Kebe e Gayle esterni d'attacco con Bannan a supporto di Chamakh, il totale non cambia, vige sempre la regola dello 0-2. Terza sconfitta consecutiva per 2-0. Dopo il brivido iniziale con il salvataggio sulla linea di Ward, il Crystal Palace riusciva a contenere il Southampton, correndo rischi sui calci piazzati e provava a ripartire con rapidi contropiedi. Occasione d'oro alla mezz'ora per Chamahk che solo davanti al portiere preferiva tuffarsi cercando il penalty, alla facile conculsione a rete, portando a casa un fantastico cartellino giallo. Nella ripresa in un paio di minuti, il Southampton archiviava la pratica. Osvaldo dopo una manovrata azione al limite dell'area concludeva rasoterra sulla destra di Speroni ed insaccava, subito dopo Lambert pennellava una stupenda punzione da 25 metri sopra la barriera e sul palo interno. Due a zero e partita virtualmente conclusa, le aquile depresse, nonostante gli ingressi di Jerome, Thomas e Phillips avevano la prima vera occasione al primo dei cinque di recupero, con Jerome che sparava alto dal cuore dell'area di rigore. Ci si prepara alla difficile trasferta di Anfield, sperando di vedere una squadra più combattiva e consistente, a prescindere dal risultato finale.

Swansea in gita a Selhurst Park

Quarta sconfitta su cinque partite in Premier, con due scomodi viaggi in agenda, prima a Southampton poi a Liverpool, dopo una prestazione assolutamente incolore, questa la difficile situazione in quel di Croydon. Oggi pomeriggio il Crystal Palace non é praticamente sceso in campo, nonostante l'affetto del suo pubblico che ha affollato ancora una volta Selhurst Park, forse nella speranza di festeggiare altri tre punti sfruttando la stanchezza dello Swansea City reduce dal giovedì di Europa League. Nonostante l'ampio turnover operato da Michel Laudrup i gallesi sono stati superiori in ogni zona del campo per tutti i 90 minuti, un controllo totale del match, davvero disarmante. Nell'undici iniziale trova spazio in pianta stabile Mariappa che completa la linea difensiva con Gabbidon Deaney e Moxey. A centrocampo Dikgakoi squalificato é rimpiazzato da Guedioura, a centrocampo spazio anche per Bannan con Puncheon Chamakh e Jerome a sostenere la confusa azione offensiva delle Eagles.
La partita dura davvero poco, passano 80 secondi e Michu scarica tra le gambe di Speroni il gol del vantaggio, nella ripresa, giusto il tempo di annotare l'uscita dal campo di Delaney causa infortunio alla caviglia, l'entrata dell'impalpabile Campana in mezzo al campo, e lo spostamento di Jedinak nel cuore della difesa per mancanza di alternative in panchina, e Dyer chiude la pratica domenicale dello Swansea con una conclusione da distanza ravvicinata. Eagles spaesate, i nuovi acquisti della frenetica finestra di mercato agostana completamente fuori parita, Holloway ancora in tribuna a scontare le sue frasi fuori luogo dopo la sconfitta casalinga col Tottenham, troppo caos. Prossima fermata Southampton, con l'obbligo di essere almeno decenti e presenti.

Il carpentiere dai piedi d’oro

Quando ti ritrovi con le mani nella segatura, difficilmente pensi che un giorno quelle stesse mani potrebbero posare un pallone sul dischetto in una partita di Premier League. Non è così, non è così per tutti, perché nei cantieri edili di Stansted, periferia londinese (zona famosa per l’ aereoporto),  Dwight Gayle, un ragazzino con la passione per il calcio sognava di toccare il cielo con un dito. Scartato a 15 anni dall’ Academy dell’ Arsenal perché troppo piccolo fisicamente, ed impegnato solamente la sera con la squadra locale degli Airportman,  decise di andare a lavorare, di “trovarsene uno serio” come dicono i soloni, per dare  anche se piccolo, un contributo economico alla famiglia dalle umili abitudini e dal discreto tenore di vita.
Lo notarono gli scout del Dag & Red, esterrefatti dalla capacità d’esecuzione da killer di quel ragazzino. Poche parole per convince lui e famiglia, pochi secondi per prestarlo agli affiliati dei Bishop’s Strotford, militanti in Non League. E’ con la maglia dei Blues che a suon di goal, più di 40 nelle sole 50 partite giocate, si guadagna il ritorno a Dagenham prima, e l’ acquisto del Peterborough in Championship poi. Il 1 Dicembre 2012 segna il suo primo goal coi Posh, guadagnandosi nel post partita i commenti di stima del manager Darren Ferguson, figlio di Alex: “Dwight  è un ragazzo che ascolta, che lavora sodo, apprende le cose in fretta. Se continua così, non vedo perché non possa diventare un grande giocatore”. Quando, a fronte dei 15 goal in competizioni ufficiali, il board delle Cambs gli offrì  un contratto quadriennale da 500k, non credette ai suoi  occhi.
Lui, da carpentiere con una paga inferiore alle 200 sterline settimanali, a calciatore professionista in uno dei campionati più spettacolari del globo. Il sogno però era appena iniziato, perché sulle sue tracce si parò uno dei guru della Football League, quel Ian Holloway che ha consacrato Zaha e scoperto Charlie Adam. 4.50 milioni di pounds ai Posh e via verso il grande calcio, via verso la gloriosa e storica maglia delle Eagles, via verso la Premier League. La preparazione è dura, il precampionato complicato, perché davanti ha gente esperta pronta a spedirlo in panchina per tutta la stagione. Poi arriva quel giorno, il 31° Agosto, arriva il giorno del match col Sunderland, arriva il fallo dell’ esperto O’Shea, arriva la decisione  dell’ arbitro: rigore.
Senza esitazione prese la palla e proteggendola sotto al braccio fece capire ai compagni quanto era  importante per lui coronare il suo sogno. I secondi che passaroo dal fischio dell’ arbitro  al calcio alla palla sembrarono interminabili, lunghissimi, lunghi e difficili come i tempi in cui scartato dall’ Arsenal dovette sporcarsi le mani per guadagnarsi la famosa pagnotta. Arrivò il tiro, il tiro ad un sogno più che ad un pallone, Westwood intuì  ma non ci arrivò: è goal. Il tripudio, l’ esultanza liberatoria, imitando il volo degli aereoplani, gli aereoplani che sfrecciavan sulla sua testa quando si allenava alla sera nei campi di periferia di Stansted. Questa è la storia di un ragazzo umile, di un ragazzo che non ha mai smesso di credere nei propri sogni. Questa è la storia di Dwight Gayle, il carpentiere dai piedi d’oro.
Massimiliano Iollo
www.maidirecalcio.com

Manchester United v Crystal Palace 2-0

Sulla carta era già una di quelle partite ingiocabili, se dopo 45 minuti ti trovi sotto di un gol ed in inferiorità numerica, la ripresa diventa pura formalità per il Manchester United all'Old Trafford. Nel Crystal Palace trova spazio dal primo minuto in difesa, il giamaicano Mariappa, gli altri nuovi arrivi si accomodano tra panchina e tribuna. 
I Red Devils fanno ovviamente il match e il Crystal Palace non riesce mai a ripartire in contropiede, anche perchè il primo dettame di Holloway, relegato in tribuna per la squalifica di due giornate, sembra sia quello di spazzare fortissimo e lontanissimo il pallone, appena se ne riconquista il possesso. Diventa quindi impossibile organizzare uno straccio di contropiede, diventa del tutto inutile la presenza di Jose Campana in mezzo al campo. 
La partita prende quota verso la fine del primo tempo, con Van Persie che colpisce la traversa solo davanti a Speroni, e sul fronte opposto con Dwight Gayle che dopo uno stupendo controllo che mandava al bar nientemeno che Rio Ferdinad spediva fuori di poco il mezzo pallonetto con DeGea in uscita. 
Quando il primo tempo stava per chiudersi, ecco la giocata chiave del match, con il contrasto Ashley Young-Dikgakoi al limite dell'area, che si conclude con la caduta del buon Ashley in area, che troppo spesso scambia per un piscina. Rigore ed espulsione per Dikgakoi, trasformazione perfetta di Van Persie, aiutata anche dal movimento troppo anticipato di Speroni. 
Nella ripresa non cambia nulla, con le Eagles in difesa del minimo passivo, sperando di raddrizzare la partita nel finale e United che spinge senza scoprirsi troppo. Da segnalare l'esordio di Fellaini con la maglia Reds, non bagnata dal gol, solo per un provvidenziale intervento di Speroni sul suo tiro da fuori area, e quello del belga-albanese Januzaj, nome e data da appuntarsi, a vedere da come si muove il ragazzino. A pochi minuti dalla fine arrivava il sigillo di Rooney su punzione che chiudeva definitivamente il match, forse mai stato aperto. 
Crystal Palace ingiudicabile, troppa differenza accentuata da un tempo in inferiorità numerica senza la classica coppia mediana che ha fatto le fortune della squadra da un anno a questa parte, buona concentrazione difensiva che ha impedito di subire la classica imbarcata, troppo leggera in avanti, a meno di non riuscire a produrre molto più gioco, come invece era successo a Stoke on Trent e in casa contro il Sunderland. Prossimo impegno in casa, domenica prossima ore 13,30 contro lo Swansea City.

Ricapitolando

In attesa del match di oggi, ore 12,45 ad Old Trafford (diretta FoxSports canale 205 pacchetto Sky) vediamo di fare ordine nel frenetico e convulso mercato di fine agosto operato dal Crystal Palace.
Tanti nuovi arrivi, forse troppi, che hanno costretto Ian Holloway nella difficile opera di sfoltimento della rosa, che secondo i dettami della Premier League, deve essere chiusa a 25 giocatori e seguire i dettami della "Home Grown Player Rule". Vale a dire che nell'intera rosa non possono essere presenti più di 17 calciatori over21 non cresciuti nel club.Ha fatto scalpore l'esclusione di Owen Garvan, che richiedeva un impiego costante in campo, cosa che Holloway non poteva assolutamente garantire. 
Ecco la lista completa degli acquisti della coppia Parish - Holloway:

Brighton

Jul 2
Peterborough United
£4,500,000
Jul 3
West Bromwich Albion
Free
Jul 6
Sevilla
£1,750,000
Jul 18,
Blackpool
Free
Jul 20,
Blackpool
Free
Aug 2
Arsenal

Aug 12
Rangers
Free
Aug 15
Bordeaux
Free
Aug 16
Reading

Aug 31
Huddersfield Town

Aug 31
Reading

Sep 2
Aston Villa

Sep 2
Nottingham Forest

Sep 2

Nella tabella, sono ovviamente compresi gli acquisti della campagna estiva fino ad arrivare alle trattative concluse negli ultimi minuti della transfer window. Tutta da verificare l'utilità dei nuovi, ma al solito deciderà Holloway che si dice fiducioso della possibilità di salvarsi con gli ultimi movimenti di mercato. Vedremo già dalla line-up che il Crystal Palace presenterà a Manchester di fronte ai Red Devils, questo pomeriggio, quanto l'affermazione corrisponde al vero. Curioso il caso di Stephen Dobbie, acquistato all'inizio dell'estate dopo il prestito di 6 mesi ed escluso a Settembre dalla lista, della quale fa invece parte il capitano ormai lungodegente Paddy McCarthy. 
Ecco qui la lista ufficiale dei 25, che si potrà riaprire solo nel mercato di Gennaio.

 1. Neil Alexander
 2. Barry Bannan H
 3. Yannick Bolasie 
 4. Marouane Chamakh
 5. Damien Delaney
 6. Kagisho Dikgacoi
 7. Danny Gabbidon H 
 8. Dwight Gayle  H
 9. Elliot Grandin 
10. Adlene Guedioura 
11. Jack Hunt         H
12. Mile Jedinak
13. Jimmy Kebe
14. Adrian Mariappa H
15. Patrick McCarthy H
16. Dean Moxey H
17. Stuart O'Keefe H
18. Jonathan Parr
19. Kevin Phillips H
20. Lewis Price  H
21. Jason Puncheon H
22. Cameron Jerome H
23. Julian Speroni
24. Jerome Thomas H 
25. Joel Ward          H

H = Home-grown Player



Soaring Eagles

Gayle vola dopo il vantaggio dal dischetto.
Ancora un bel Crystal Palace quello visto all'opera nella bolgia di Selhurst Park contro il Sunderland di DiCanio,  questa volta la fortuna premia la bella prestazione delle Eagles con i primi meritati tre punti stagionali. 
Holloway propone davanti a Speroni la collaudata difesa a 4 con Delaney-Gabbidon centrali e Ward-Moxey esterni, Jedinak-Dikgakoi frangiflutti, con Campana in regia per le corse di Gayle sulla fascia sinistra e Puncheon sulla destra, in avanti il solo Chamakh.
Al 9' Gabbidon con un casuale tocco di tibia girato spalle alla porta, capitalizzava al massimo, un bel corner di Campana leggermente deviato da Chamakh, le Eagles adesso, potevano adesso agire in contropiede, rischiando pochissimo quando il Sunderland era in possesso di palla, e partendo rapidissimi con la grande corsa di Puncheon, inarrestabile palla al piede e dotato di un ottimo tiro che metteva più di un pensiero a Westwood nel primo tempo.
Nella ripresa DiCanio giocava la carta Fletcher, fuori da oltre 5 mesi e veniva ripagato al 64' quando raccoglieva uno stupendo cross di Colback e lo schiacciava nell'angolo basso alla destra dell'incolpevole Speroni. Al 78' la buona stella decideva di accompagnare ancora il Crystal Palace: errato controllo di O'Shea sul quale di avventava Gayle che veniva steso senza pietà dallo stesso O'Shea in area. Rigore ed espulsione. Lo stesso Gayle trasformava il penalty con una potente conclusione centrale. Il copione adesso prevedeva Selhurst Park ribollire in sofferenza in attesa del triplice fischio, invece poteva assistere ancora ad un paio di conclusioni rossoblù che andavano vicine alla rete. Goal che realizzava meritatamente O'Kefee, subentrato ad uno stremato Chamakh, con una conclusione di prima intenzione dal limite, che si infilava sotto la traversa, facendo esplodere al 90' un commovente Selhurst Park. Adesso pausa per le nazionali, propizia per integrare al meglio i nuovi acquisti, ultimi della lista Jimmy Kebe altro centrocampista esterno da Reading, e Jack Hunt difensore centrale proveniente dall'Huddersfield Town. Appuntamento in campo Sabato 14 Settembre all'Old Trafford ore 12,45.

Un tempo non basta.

Purtroppo giocare bene un tempo in Premier non basta, soprattutto se nella ripresa concedi occasioni che sarebbero fatali anche in Championship. Nulla di nuovo sotto il sole di Stoke-on-Trent. Holloway cambia le carte, getta nella mischia subito Puncheon come esterno destro di attacco, Chamakh punta titolare e affida il centrocampo a Campana. Ward-Gabbidon-Delaney-Moxey linea a 4 davanti a Speroni e Jedinak-Dikgakoi in mediana. Solito modulo, é un ibrido tra un 433 e un 4231. Lo Stoke City contrappone un 451 senza fronzoli con il solo Crouch terminale offensivo per sfruttare il suo fisico in elevazione e per creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Buon Palace in avvio, rigore non concesso da Marriner, per una evidente spinta su Ward, e rete del vantaggio al 31' grazie ad un ottimo spunto di Chamahk che recuperava un pallone mal controllato da Shawcross, metteva a sedere Huth e superava Begovic con un facile interno destro. Immediata reazione dello Stoke, Crouch colpiva di testa dal cuore dell'area, ma le dita di Speroni e la traversa evitavano l'immediato pareggio. Nella ripresa il Crystal Palace sembrava in controllo, ma due orrori difensivi permettevano allo Stoke di ribaltare il risultato il 4 minuti, prima con Adam che dopo una mischia in area innescata dal solito Crouch che riceveva palla e la proteggeva di fisico, si trovava solo soletto a pochi metri da Speroni per un facile tap-in, poi con Shawcross in una situazione fotocopia: panico nell'area eagles e gol da pochi metri. Puncheon aveva tra i piedi la palla per sorprendere Begovic dal limite dell'area, ma il buon tiro veniva smorzato dal portiere in due tempi a pochi centrimetri dalla linea, con qualche brivido per il Britannia Stadium. Ancora Crystal Palace alla ricerca disperata del pari, ma la condizione fondamentale per fare gol é centrare la porta. Vero Gayle

Stoke City v Crystal Palace 2-1
31'Chamahk,58'Adam,64'Shawcross.
Palace: Speroni, Ward, Gabbidon, Delaney, Moxey, Dikgacoi, Jedinak, Gayle, Campana (Williams 64), Puncheon (Phillips 75), Chamakh (Garvan 64).

Crystal Palace v Tottenham 0-1

Certamente da ricordare la fantastica atmosfera che si respirava dentro ad un Selhurst Park tutto esaurito, per salutare le Eagles al ritorno in premier dopo 8 anni. La partita difficilmente entrerà negli annali, Holloway sceglie la collaudata cerniera difensiva composta da Ward,Gabbidon,Delaney e Moxey, protetti a centrocampo dal duo Jedinak-Dikgakoi, linea di centrocampo completata da Garvan sulla sinistra che agiva da raccordo con i tre giocatori teoricamente offensivi, Dobbie a sostegno di Gayle e Wilbraham. In sostanza la paritita la faceva il Tottenham, nonostante un primo timido avvio che faceva pensare ad un Crystal Palace più volitivo, Dembele e Sigurdsson spaventavano Speroni da fuori area, visto che pur tra mille sofferenze Moxey, riusciva ad arginare la devastante fascia destra del Tottenham arata da Lennon. Una volta recuperata palla appareva impresa al limite del possibile imbastire un contropiede affidando palla a Willbraham, ci voleva infatti un calcio piazzato per vederlo svettare in area e provare ad impensierire Lloris, senza riuscirci. 
Ad inzio ripresa la svolta del match; ancora Lennon sulla destra, cross intercettato in area dal braccio largo di Moxey, rigore, trasformato con freddezza da Soldado. Tottenham che aveva un paio di occasioni per seppellire la partita, e il fatto che non le concretizzava dava alle Eagles qualche giustificata speranza di fare il colpaccio, alimentata dal triplo cambio operato da Holloway a metà della ripresa: dentro Williams-Chamack e Phillips, per un sostanziale cambio di assetto tattico,(Williams fosforo in mezzo al campo ad innescare le punte), che rendeva il Palace più agile nell'agire almeno in contropiede. Prima Phillips scattato sul limite del fuorigioco falliva lo stop e l'ottimo Lloris neutralizzava anticipandolo oltre i limiti dell'area di rigore, poi Dikgakoi sfruttando una bella sponda di Phillips, veniva liberato al tiro da non più di una decina di metri, cannonata bassa ma non troppo angolata, sulla quale interveniva ancora Lloris e faceva calare il sipario sulla prima in casa del Crystal Palace. 
Partita difficile da decifrare al netto della superiorità ribadita sul campo del Tottenham, maturata però solo su calcio di rigore. Formazione iniziale piena di dubbi, giustificata forse dal fatto che Holloway parla di difficile precampionato con troppi giocatori fuori forma, preoccupa la leggerezza offensiva della squadra, oltre ad un pacchetto difensivo, allo stato attuale non da premier. Note positive certamente il duo di mediani Jedinak Dikgakoi, che sono dimostrati all'altezza della situazione. 

Crystal Palace v Tottenham 0-1
Palace: Speroni, Ward, Moxey, Gabbidon, Delaney, Dikgacoi, Jedinak (c), Garvan (Chamakh 65), Dobbie (Williams 65), Wilbraham (Phillips 65), Gayle.
Not Used: Alexander, Marange, O'Keefe, Campana.

Selhurst Park, arriva il Tottenham.

Oggi con diretta sul canale 210 FoxSports Plus, alle ore 14,30 inizierà l'avventura del Crystal Palace nella Premier League 2013/14, di fronte ci sarà il Tottenham. Sfida impari nonostante la quasi certa assenza di Bayle che ha saltato anche l'amichevole con la sua nazionale contro l'Irlanda, mercoledì scorso. Il Tottenham oltre ad avere tenuto in squadra l'oggetto del desiderio del Real Madrid, almeno fino ad adesso, ha fatto notevoli sforzi sul mercato per migliorare una delle squadre più belle da vedere della Premier, con il chiaro intento di portare a White Hart Lane la qualificazione in Champions League. Infranto due volte il record di spese della squadra, con il centrocampista Paulinho dal Corinthias per 17 milioni, battuto poi dall'arrivo dell'attaccante ex Valencia Roberto Soldado per 26 milioni di pounds. Il Palace si presenta con il gioiellino Gayle in avanti, non si é fatto impressionare nel salto dalla league two alla championship, speriamo che avvenga anche all'esordio in Premier, aumentando la schiera di quelle punte che non patendo il salto di categoria si trovano subito a loro agio nella massima divisione inglese, anche perchè con Murray ancora ai box fino a gennaio, la situazione non appare rosea, nonostante l'arrivo di Chamack e la presenza del sempreverde Phillips. Bolasie fuori per infortunio, capitan Paddy McCarthy in lento e progressivo recupero, fuori ormai da più di un anno, la sensazione é che ci si debba affidare ancora alle manone di Julian Speroni, unico giocatore eagles, già presente nell'ultima campagna in Premier League. Ipotizzare una formazione allo stato attuale é utopico, possibile che ci sia spazio in difesa anche per il nuovo arrivo del ventisettenne Florin Marange, laterale sinistro e all'occorrenza centrale difensore ex-Bordeaux. Proviamo con Speroni tra i pali, Ward e Moxey esterni di difesa, Gabbidon e Delaney centrali della linea a 4, Jedinak e Garvan, anche se Dikgakoi darebbe più sostanza, in mezzo al campo, Dobbie Grandin e Gayle a supporto di Chamack.
Go Eagles.

Ai nastri di partenza.

Dopo l'amichevole con la Lazio, e l'arrivo di Marouane Chamakh possiamo farci un idea di quello che sarà il Crystal Palace 2013/14,riassuntino del mercato per i più distratti:
Rinnovi di contratto per: Owen Garvan(2015), Peter Ramage(2015), Danny Gabbidon(2014).
Nuovi arrivi: Jose Campana(Sevilla), Stephen Dobbie(Brighton), Dwight Gayle(Perterborough), Elliot Grandin(Blackpool),Kevin Phillips(Blackpool),Jerome Thomans(West Brom),Marouane Chamakh(Arsenal)
Cessioni:Jason Banton(MK Dons),Jermaine Easter(Millwall),Ryan Inniss(Cheltenham),Alex Marrow(Blackburn),Andre Mortiz(Bolton).

Mercato al risparmio, puntando forte sul rinnovo e la riconferma del gruppo che ha consentito la memorabile promozione in Premier, con i rinnovi di Garvan,Ramage,Gabbidon, e i nuovi contratti a Dobbie e Phillips giocatori arrivati in prestito durante la scorsa stagione. Il vero acquisto é stato Jose Campana, il talentuoso centrocampista ex Siviglia, arrivato per 2 milioni di euro. Dovrebbe essere lui, nelle intenzioni di Holloway, la mente della squadra. Le sue referenze sono ottime e già nel precampionato ha ben impressionato.
Una bella scommessa visto l'esborso record per le casse del Crystal Palace di 4.5 milioni di pounds, é non solo la firma di Dwight Gayle, l'ex Peterborough, aveva gia ben figurato in Championship senza patire nessun salto di categoria dalla League Two, speriamo che ciò avvenga anche quest'anno, le amichevoli estive lasciano qualche speranza, giocatore dotato di fosforo e piedi buoni, atteso all'esame Premier. Elliot Grandin  é un centrocampista polifunzionale, buono principalmente come trequartista e ala destra, ritroverà Holloway dopo la stagione 2010/11 chiusa con 39 punti e la retrocessione in Championship. Dice che ha imparato molto da quella esperienza, speriamo. Jerome Thomas sarà utile come ala su entrambe le fasce, fortemente voluto da Holloway appena raggiunta la promozione, sapendo del suo stato di free agent. Ultimo in ordine di tempo, Marouane Chamakh, nome che lascia qualche perplessità tra i tifosi,visto il suo ruolino di marcia recente, 11 gol nella prima stagione all'Arsenal e solo 3 nelle successive due stagioni. Da Gennaio al  West Ham non ha migliorato il suo rendimento, vedendo il campo solamente tre volte.
La speranza per quanto riguarda il reparto offensivo, é non dover aspettare come il messia Murray, il cui rientro é previsto per l'inizio del 2014. Insomma, mercato di basso profilo, non necessariamente di bassa qualità, certamente i tifosi, vista la cessione di Zaha e il ritorno nella massima serie, si aspettavano un maggiore impegno economico nella lista della spesa, ma non é detto che Campana e Gayle per fare due nomi sui quali c'è molta curiosità non possano rivelarsi all'altezza della situazione. Quello che desta maggiori preoccupazioni é la solidità della difesa, che ripresenta ai nastri di partenza i soliti nomi protagonisti della scorsa Championship e che non verrà certo ricordata negli annali, come un muro invalicabile.

Buone notizie dall'Irlanda.

Prosegue a gran ritmo la preseason del Crystal Palace. Dopo la sconfitta per 3-0 contro il Crawley Town, arriva una convincente vittoria nella trasferta irlandese contro il Waterford United.
In campo tra gli undici iniziali la lieta sorpresa di ritrovare Dikgakoi, uscito di scena per infortunio dopo pochi minuti della finalissima di Wembley, in avanti ottima prova di Gayle e Thomas con il solito Dobbie pronto ad aprire le marcature con la sua solita classe e il suo repertorio di ottimi passaggi e tiri da fuori area. Nella ripresa ancora Dobbie chiudeva la partita con il 2-0 e gli ingressi di Phillips e Garvan aumentavano ancor di più il divario con l'orgoglioso Waterford che subiva le due reti del 4-0 finale solo negli ultimi minuti. Prossime due amichevoli che chiuderanno il programma della preseason, giovedi alle 19,45 contro il Dulwich Hamlet in trasferta e sabato 10 agosto alle 15,00 a Selhurst Park contro la Lazio, in attesa dell'esordio nella PremierLeague 2013/14 fissato per domenica 18 Agosto alle 13,30 sempre in casa contro il Tottenham. 
Sul fronte mercato Wenger conferma che Marouane Chamakh, attaccante marocchino classe '84 dell'Arsenal sembra vicino al Crystal Palace, mentre Elliot Grandin, venticinquenne centrocampista francese ex-Blackpool ha firmato, dopo aver ben impressionato nel training-camp estivo.

Crystal Palace, formazione iniziale: Speroni; Ward, Gabbidon, Delaney, Moxey; KG, O'Keefe; Thomas, Jonny Williams,  Gayle, Dobbie.

Bella serata nel Kent.

Un convincente Crystal Palace ha visto l'esordio di Josè Campana e il rientro di Mike Jedinak al Prestfield Stadium nella vittoria per 3-0 contro il Gillingham grazie alle reti di Moxey, Dobbie e Abeyie.
Buona prova per l'under20 spagnolo che si é esibito in un buon repertorio di palleggio, assist e tiri da fuori e solo conferme per Jedinak e per il solito infinito Dobbie che ha avuto spazio nella squadra b del secondo tempo, come é solito fare Ian Holloway in queste situazioni di partite ravvicinate nelle quali sta mettendo sotto pressione soprattutto Atdie Nuhiu, Osman Sow and Jake Nicholson.
In campo nella ripresa anche Bolasie e Wilbraham. Non é certo questo il calcio che permette di fare molte analisi tecnico-tattiche, giusto una bella serata nel Kent per onorare la prima storica presenza del Gillingham in League One, ottenuta lo scorso anno con la vittoria della League Two e 91 punti all'attivo. Good Luck Gillinghm Fc. Non che dalle parti di Croydon non ci sarà bisogno di fortuna per arrivare felici e contenti al prossimo mese di Maggio.


Si riparte da Kevin Phillips al Victoria Road


Il Palace riparte come aveva finito, con Kevin Phillips fresco di contratto per la prossima avventura in Premier, schierato titolare nella prima uscita stagionale al Victoria Road contro il Dagenham & Redbridge. In campo alcuni protagonisti dello storico finale di stagione scorsa, come Gabbidon, Dobbie Speroni,Williams e O'Kefee. Vantaggio Palace poco prima dell'intervallo, con Atdhe Nuhiu che correggeva in rete un traversone basso di Adeyie. Nella ripresa Holloway operava 11 cambi, in campo anche il nuovo acquisto Dwight Gayle in avanti, due penalty, uno trasformato da un Garvan apparso in buona forma e il secondo da Medy Elito per il Dagenham & Redbridge fissivano il risultato sul 2-1 finale per il Crystal Palace.


DagenHam & Redbridge v Crystal Palace 1-2
Primo tempo: Speroni,Ward,Wynter,Gabbidon,Jerome Williams,O'Keefe,Jonny Williams,Owusu-Abeyie,Dobbie,Phillips,Nuhiu.
Secondo tempo: Fitzsimons, Taylor, Inniss, Ramage, Moxey, Boateng, Grandin, Garvan (De Silva 88), Sow, Gayle, Wilbraham.

Pronti a ricominciare.

Ha preso forma il calendario della preseason, resta il dubbio della parita contro la Lazio, da disputarsi nel caso, a Londra il 10 Agosto a ridosso dell'inizio di stagione, fissato sempre a Selhurst Park, sabato 17 Agosto alle 3 contro il Tottenham. 

Di seguito le date complete della preseason già ufficializzate:

Sat Jul 20       Dagenham           3.00pm            
Tue Jul 23       Gillingham         7.45pm            
Sat Jul 27       Crawley            3.00pm           
Sat Aug 3        Waterford          6.00pm        
Tue Aug 6        Dulwich Hamlet     7.45pm        

Intanto dal ritiro di Faro  in Portogallo prosegue l'attività sul mercato, il primo a varcare la soglia del nuovo Palace atteso alla difficile stagione di Premier é stato Dobbie, fresco di rinnovo contrattuale dopo la positiva esperienza in prestito dall'inizio 2013. Riconferma anche per Gabbidon autore di un finale di stagione da protagonista. Tra i volti nuovi registriamo la presenza di Jerome Thomas, ala trentenne free agent, in forza lo scorso anno al West Brom con una buona esperienza di Premier, a convincerlo sono bastati 45 minuti di chiaccherata con Ian Holloway. In arrivo anche Dwight Gayle attaccante ventiduenne ancora incredulo per la possibilità di giocare in Premier. Vedremo se riuscirà a ritagliarsi un posto tra gli 11 di Holloway. Posto che certamente non ha saputo mantenersi Moritz, il trequartista brasiliano, dopo una schietta discussione con il manager ha preferito salutare la compagnia per avere la certezza del posto, che con il buon Ian al timone, non era affatto garantita. Tutt'altro.      

South London & Proud.

"Il Crystal Palace ha vinto qualche campionato minore, ma nulla di veramente rilevante. L'obiettivo di De Laurentis é quello di risollevare le sorti della squadra rendendola satellite del Napoli." Basterebbero queste poche righe riprese dagli svariati siti che si occupano di pallone italiano nella rete, per rendersi conto della superficialità con cui si parla di calcio inglese e nello specifico del nostro Crystal Palace.
Chissà se i trentatremila che da Croydon, hanno affollato Wembley giusto una settimana fa, hanno catalogato la conquista della coppa playoff della Championship come qualcosa di poco rilevante, in trepidante attesa di diventare un club satellite del Napoli, con Edy Reja in panchina al posto di Ian Holloway.
Curioso poi, che il passaggio in Premier sia avvenuto alle spese del club che ha già intrapreso questa strada, il Watford allenato da Zola e di proprietà dell'Udinese, già ribatezzato "UdineseB" dai tifosi eagles. Immaginabile quindi l'entusiasmo che solleverebbe questa soluzione italiana a Croydon e dintorni. Orgogliosi della proprietà totalmente britannica e di una squadra che é un tutt'uno con il borough della parte meridionale di Londra, come dimostra la maglia da gioco nella quale fa bella mostra di sè con  il motto South London & Proud. Non riferibili la maggior parte delle reazioni dei tifosi, l'unica associazione plausibile tra De Laurentis e il Palace é la speranza che arrivi Edison Cavani, la stessa dirigenza attuale taglia corto "No discussions are happening about any takeover." Particolare non secondario, la promozione in PremierLeague porterà nelle casse gestite da Steve Parish & soci (Martin Long e Steve Browett) 120 milioni di pounds. Potrebbe il buon De Laurentis fare di meglio, solo per il bene del Crystal Palace?  

- Qualcosa di poco rilevante, la conquista della finale -




La Finale

Difficile mettere insieme i pezzi di questa stagione del Crystal Palace e raccontarli in poche righe, dalla sconfitta del Deepdale di fine Agosto,che ci estrometteva malamente dalla Coppa di Lega,dopo un avvio di campionato da incubo, alla finale di Wembley, il passo é lungo. Lunghissimo. Per adesso limitamoci alla" fredda" cronaca del fantastico pomeriggio di  ieri.

Eterna é stata anche la partita in un assolato e assordante Wembley affollato da 82,025 spettatori per la finalissima della Championship. Fischio d'inizio di Atkinson in perfetto orario dopo il tradizionale God Save The Queen, avvio guardingo con un Palace più timido del Watford. Purtroppo Dikgakoi doveva abbandonare il campo al 15' per infortunio, al suo posto entrava Stuart O'Keefe, che farà una partita semplicemente mostruosa, lottando su tutti i palloni su ogni centimetro quadrato del prato di Wembley. Watford più organizzato nel giro palla, Palace allineato e coperto pronto  ad armare il contropiede letale di Zaha. Il primo tempo che si chiude con questa sensazione, e una buona occasione a testa ben neutralizzate dalle difese.

Nella ripresa Vydra non rientra per infortunio, buona notizia per il Palace, in campo Geijo al suo posto. Grande pressione delle Eagles che chiudono il Watford nella loro metà campo sprecando però troppe occasioni, nonostante un Zaha ispiratissimo sulla fascia destra e Wilbraham impegnato nel tiro al bersaglio su Almunia. Holloway si gioca la carta della doppia punta, fuori Williams e dentro l'eterno Kevin Phillips a far coppia con Wilbraham. Zola risponde con Batocchio in campo al posto di Chalobah,  Holloway mette sul tavolo tutte le carte: all'83' dentro anche Moritz per Garvan vicino al gol un paio di minuti prima, ma Almunia ancora attento neutralizzava, per poi ripetersi ancora su Wilbraham e chiudere i 90 regolametari con una spettacolare presa in tuffo su colpo di testa a botta sicura di capitan Jedinak a seguito di un corner.

Dopo un secondo tempo di marca Eagles, gli spettri agitano le coscienze dei tifosi Palace. Troppi errori, troppe occasioni sprecate. I presagi rischiano di diventare realtà in avvio di primo tempo supplementare, ma Speroni compie un prodigio deviando a mano aperta il non perfetto controllo di palla di Deeney pescato da un cross di Abdi a meno di 3 metri dalla porta. Al 104' Cassetti conclude il suo pomeriggio da incubo su Zaha sgambettandolo in area. Rigore e ammonizione. Sul dischetto va Phillips, con freddezza di destro forte alto angolato. Imparabile anche per un Almunia insuperabile fino a quel momento. Il secondo supplementare é apnea, il Watford avanti con la forza della disperazione, il Palace in trincea per realizzare il sogno. Ultimi secondi da cuori forti con Ward che salva sulla linea una conclusione di esterno destro di Forestieri. Ultimo corner, Gabbidon e Moxey liberano l'area, Atkinson fischia la fine. Il Crystal Palace é di nuovo in Premier League. Zaha lascia il nido di Selhurst nel modo migliore, mai favola più bella poteva essere scritta per lui, chiusa con dei playoff di altissimo livello. Playoff che hanno visto il Crystal Palace con una insospettabile tenuta difensiva, zero gol subiti in 3 partite con 3 reti segnate pesanti, davvero pesanti. Quanti dopo aver visto Murray uscire in barella ci avrebbero scommesso anche  un solo cent?  

The Championship Play Off Final
Wembley Stadium, London
27th May 2013 3pm

Crystal Palace 1 Watford 0 aet
105' Phillips(p)

Crystal Palace: Speroni, Ward, Gabbidon, Delaney, Moxey, Zaha, Jedinak, Garvan, Dikgacoi, Williams, Wilbraham.
Subs: Price, Richards, Bolasie, Phillips, O'Keefe, Ramage, Moritz.

Watford: Almunia, Doyley, Ekstrand, Cassetti, Anya, Chalobah, Hogg, Pudil, Abdi, Deeney, Vydra.
Subs: Bond, Hall, Yeates, Briggs, Geijo, Battocchio, Forestieri.

Referee: Martin Atkinson (W Yorkshire)


Wembley!

Dopo lo 0-0 casalingo dell'andata che ci aveva lasciato in dote solo dei dubbi e delle certezze negative, vista l'assenza di Murray e il dubbio sul possibile utilizzo di Williams, le percentuali di passaggio del turno, si erano abbassate drasticamente. 
Proprio per questo motivo c'era qualche speranza in più di arrivare a Wembley nella miglior tradizione Eagles. Ian Holloway metteva in campo il collaudato schema, con qualche interprete diverso, Wilbraham unica punta con Zaha a destra unico vero cursore di fascia e Williams e Garvan a supportarlo in un'azione offensiva piuttosto sterile in avvio, con il Brighton che cercava subito di indirizzare il match a suo favore con una costante pressione offensiva anche se trovava la porta solo con conlcusioni da fuori area. Il pericolo più grande al 12' con una sanguinosa palla persa da Zaha in uscita al limite dell area di rigore, ma il destro di Buckley dal limite trovava una bella risposta di Speroni in calcio d'angolo.
Tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo si faceva vedere anche il Palace, prima con qualche estemporanea conclusione da fuori di Garvan e in avvio di ripresa con Williams che lanciato in contropiede solo davanti a Kuszczack calciava di poco a lato. La svolta della partita intorno al 60' con i primi cambi: dentro Mortiz e Bolasie per Garvan e Williams nel Palace, e Barnes in campo per Orlandi nel Brighton. Proprio in numero 9 Seagulls appena entrato aveva la palla del vantaggio, pescato in area a pochi metri dalla porta, calciava di esterno destro, trovava l'ottima opposizione della mano di Speroni che deviava il pallone sulla traversa, la sucessiva palla a campanile veniva poi liberata da Moxey davanti alla porta sguarnita. Passava pochissimo tempo e ancora Moxey protagonista con un salvataggio di testa sulla linea a Speroni battuto dopo un corner. Secondo la più antica legge del calcio, arrivava poco dopo, il gol del Crystal Palace: gran lavoro di Bolasie sulla fascia sinistra, cross bellissimo e meraviglioso tuffo di Zaha che di testa insaccava alle spalle di un incolpevole Kuszczack. Siamo solo al 69' ma con la sensazione di essere sulla via di Wembley, per tutto quello che ha sprecato il Brighton. Reazione Seagulls rabbiosa, orgogliosa, ma imprecisa, anzi all'88 é ancora Zaha che ricevendo palla in area si girava ed inceneriva difensore, portiere e le residue speranze dei ragazzi di Poyet.

Brighton, 13.5.13 Semifinale playoff Championship -ritorno
Brighton v Crystal Palace 0-2
69' e 88' Zaha.
Palace: Speroni, Ward, Moxey, Gabbidon, Delaney, Dikgacoi, Jedinak (c), Garvan (Moritz 61), Williams (Bolasie 62), Zaha (O'Keefe 90), Wilbraham.
Subs Not Used: Price, Richards, Ramage, Phillips.
Attendance: 29,518 (1,962 Palace fans).


Tutto rimandato a lunedi, senza Murray..

Il tramonto a Selhurst nel preparita.
foto: cpfcgifs.imgur.com  Twetter:  
Uno spettatore neutrale si sarà certamente annoiato, chi ha visto per la prima volta il Crystal Palace questa stagione si sarà chiesto come diavolo hanno fatto ad arrivare ai playoff, ma essendoci in palio un viaggio a Wembley ed essendo già di suo una partita a parte, questo Eagles v Seagulls non poteva offrire molto di più in una bella serata londinese di inizio Maggio e fine stagione.
Partiva subito forte il Brighton che senza fronzoli spingeva molto sugli esterni, in particolare con Buckley sulla destra, Hammond impegnava Speroni con un colpo di testa ravvicinato ma centrale, dopo circa 20 minuti di predominio Seagulls il Palace entrava in partita cercando di farsi vedere dalle parti di Kuszczak anche se la manovra risultava più imballata anche a causa di uno schieramento tattico più prudente e manovriero di Holloway che rimpolpava il centrocampo rinunciando ad una ala di ruolo come Bolasie. Dikgakoi e Jedinak a far legna coadiuvati da Williams e Garvan nella manovra, per Zaha libero di inventare sull'esterno a supporto di Murray.
Nella ripresa il tema della partita cambiava, il Palace spingeva maggiormente alla ricerca della vittoria ed il Brighton cercava di colpire in contropiede, ma le Eagles raramente lo concedevano, affollando l'area avversaria solo in occasione di qualche piazzato, lasciando al Brighton qualche estemporanea conclusione da fuori ben controllata da Speroni. Purtroppo al 65' in occasione di una di queste mischie in area Murray cercando di girarsi si infortunava gravemente ad un ginocchio costringendolo alla resa. Certamente non sarà disponibile per il ritorno di lunedi sera, ma temendo un serio interessamento del legamento crociato si teme un lungo stop per lui. Questo fatto, unito anche all'infortunio di Williams in dubbio per il ritorno, al fattore campo, e al fatto che il Crystal Palace ha dato tutto dal punto di vista fisico ieri sera, fa propendere la percentuale del passaggio del turno a favore del Brighton, detto questo, visto che stiamo parlando di Champioship, Playoff e soprattutto di Crystal Palace, nulla é scontato. Il rollercoaster riparte lunedi sera a Brighton ore 7,45 pm, sempre in diretta su skysport England.

Selhurst Park 10.5.13
Semifinale Playoff Championshiop andata
CRYSTAL PALACE v BRIGHTON  0-0
Palace: Speroni, Ward, Moxey, Gabbidon, Delaney, Dikgacoi, Jedinak (c), Garvan (Phillips 86), Williams (Bolasie 76), Zaha, Murray (Wilbraham 67).
Subs Not Used: Price, Ramage, O'Keefe, Moritz.
Attendance: 23,294