storia

Prologo
Nel 1861 i dipendenti del Crystal Palace, decisero di metter su una squadra di calcio, non certo una cosa originale per l'epoca a Londra, nel 1871 adirittura furono tra i membri fondatori della FA Cup, alla quale parteciparono fino al 1876, anno in cui la prima parte della storia di questo strano club si interrompe.
Il Crystal Palace, inteso come edificio fu costruito nel cuore di Hyde Park per volere del Principe Alberto, in occasione della esposizione universale del 1851, e successivamente smontato e rimontato 3 anni dopo nella zona sud della città, Sydenham Hill. Wembley non esisteva ancora, e il nuovo Crystal Palace divenne sede di manifestazioni sportive, nel quale si giocarono le finali di Fa Cup fino al 1916.
- La fondazione-
L'attuale Crystal Palace FC nasce nel 1905, non ha nessun legame diretto con il precedente, semplicemente intendeva giocare in affitto, sul campo dell'adiacente struttura di ferro e cristallo il Crystal Palace Sports Ground; da qui l'ovvia decisione di ribattezzarlo ancora Crystal Palace football club.  Ruolo fondamentale nella fondazione lo assume il club più importante dell'Inghilterra di inizio novecento: l'Aston Villa dal quale mutua anche i colori sociali. Il direttore del Crystal Palace infatti era amico del presidente dei Villans, e il valente segretario Edmund Goodman, ex giocatore costretto da una gamba amputata alla carriera dirigenziale, fu "ceduto" al neonato club londinese per gestirlo, rimanendo poi manager initerrottamente dal 1907 al 1925.
-Gli inizi-
Nei primi anni i Glaziers (vetrai),soprannome derivato dal logo del palazzo di vetro utilizzato dal club, giocano nella Southern League, e si barcamenano tra le serie minori raggiungendo al massimo la seconda divisione nazionale.
Tra le due guerre mondiali l'errante Crystal Palace FC trova la sua sede attuale a Selhurst Park. Negli anni trenta mette la firma con la casacca dei Glaziers il più grande bomber di sempre, Peter Simpson con 165 gol in 195 partite e il record storico nella stagione 1930-31 di 46 gol in 42 partite.
Il Crystal Palace approda nuovamente in seconda divisione solo nel 1961, e finalemente nel 1969 fa il suo esordio nella massima divisione nazionale. Sono gli anni segnati da Jonny Byrne chiamato anche a vestire la gloriosa maglia bianca della nazionale.
Nel 1972-73 uno storico 5-0 sul Manchester United é il canto del cigno di una squadra che ne giro di due stagioni sprofonda poi in terza divisione.
-Gli anni settanta-
Avviene proprio a metà degli anni settanta la trasformazione del club, nella forma e nei modi di come é conosciuto adesso; abbandona i colori di famiglia claret & blue dell'Aston Villa, per passare ai più vivaci rosso brillante e bluette, gli ex-vetrai diventano delle più ben più aggressive aquile. Il crest viene infatti sormontato da un aquila che germisce un pallone.
-Golden age -
Il cambiamento di look porta i benefici sperati alla fine degli anni ottanta, guidati da Steve Coppel nel 1989 "the eagles" vincono i play-off di seconda divisione con un gioco veloce e brillante supportato da due talentuosi attaccanti: Mark Bright e Ian Wright.
Nel 1990 dopo aver batutto il Liverpool 4-3 ai supplementari in una memorabile semifinale, arriva a giocarsi a Wembley la finalissima di  Fa Cup contro il Manchester United, perde al replay dopo essere stato raggiunto solo nel finale della prima partita.
Nel 1991 a coronamento di questa età dell'oro, raggiunge il terzo posto in prima divisione e conquista la Full Members Cup,una sorta di coppa di lega, organizzata negli anni in cui i club inglesi vennero estromessi dalle manifestazioni europee a seguito dei fatti dell'Hysel. 
Gli anni 90 sono segnati ben presto da un ritorno all'anonimato, dopo due semifinali di Coppa di Lega e FA Cup perse rispettivamente contro Liverpool e Manchester United, il club comincia un lento e insesorabile declino che lo riporterà in seconda divisione, nonostante l'arrivo di Bald Eagle, Attilio Lombardo entrato nei cuori dei tifosi con il soprannome di "Aquila Calva".
- Tempi duri - 
Con il fallimento sempre dietro l'angolo sono tempi duri, e la direzione tecnica di Terry Venables non aiuta a distrarre i tifosi dai brutti pensieri riguardo la presidenza di Mark Goldberg.
Un primo tentativo di rilancio con il cambio del timone sia in panchina (Ian Dowie) che dietro la scrivania (Simon Jordan)  é nel 2004, vittoria dei Playoff di Championship, contro il West Ham. Peccato che la permanenza in Premier duri lo spazio di una stagione con un finale trilling, al quale i tifosi del Crystal Palace sono abituati, e la curiosa presenza di Andrew Johnson al secondo posto della classifica marcatori della premier con 21 inutili reti.
Il club negli utlimi anni ha vissuto lo spettro dell'amministrazione controllata, la delusione di Playoff perduti all'ultimo respiro, di salvezze conquistate nello stesso identico modo. Come dimenticare il drammatico scontro all'ultima giornata della stagione 2009-10 in scena ad Hillsbrough contro lo Sheffield Wednesday? Se fosse stata retrocessione in terza divisione (League One) difficilmente adesso potremmo ancora a parlare del Crystal Palace Football Club.