Bournemouth v Crystal Palace 0-2

Il titolo dell'ultimo post su questo blog era "Buon 2020 chissà" cattivo profeta? forse.
In ogni caso ci ritroviamo qui, ad un giorno dall'inizio dell'estate per commentare la ripresa della Premier League 2019/20
Per il Palace, esclusa questa appena vinta, si tratterà di giocarne altre otto.
Ripresa in grande stile, con diretta BBC vista da 4 milioni di persone, la prima sulla BBC in assoluto per la Premier, come la prima fu in assoluto quando Palace v Bournemouth fu il primo match di Premier trasmesso in streaming da Amazon Prime Video.
Palace Bournemouth match di frontiera.
Hodgson mette in campo, Guaita in porta, difesa a 4 con Ward e Van aAnholt sulle fasce, Dann e Cahill centrali, Kouyate, Milivojevic e McArthur a centrocampo, Zaha e Ayew larghi con Benteke punta centrale.
La partita é semplice. Accade che al 12' il Palace trova una punizione da 17 metri, posizione apparecchiata per l'educato destro di Milivojevic che la mette all'incrocio. Nulla da fare per Ramsdale. Accade quindi che le Eagles possono fare quello che sanno fare meglio e da un pò di tempo a questa parte anche di più: il contropiede.
Il Bournemouth spazi non ne trova e al 23' Ayew raddoppia: Zaha resiste alla tentazione di puntare l'uomo, aspetta e premia la sovapposizione di Van aAnholt, palla dietro per l'accorrente Ayew e gol facile.
Partita chiusa? Si, Cherries spuntate con meno corsa e poca fosforo, mediocri. Guaita praticamente mai impegnato seriamente in tutta la serata. 
La partita poteva riaprirsi ad inizio ripresa se Attwell avesse giudicato diversamente l'entrata dell'ottimo Cahill su King. Tibia piena e piede a martello, dettaglio da non sottovalutare, prima porta via il pallone pulito e sullo slancio ma senza volontà arriva il brutto contatto che costringe King alla resa.
Dal campo si é lasciato giocare, al VAR non si é deciso per il rosso, direi che possiamo serenamente voltare pagina e andare avanti.
E' stato in ogni caso l'unico minuto del match nel quale si é avuta la sensazione di una partita ancora viva che invece é scivolata via stancamente con i suoi 6 minuti di recupero.
Si riparte quindi dalle top 10, nono posto 42 punti, con l'arietta frizzantina di Europa che si avvicina. Ne sapremo di più dopo il Liverpool, Mercoledì sera ore 21:15.
Per adesso registriamo la quarta vittoria consecutiva, tre 1-0 ai quali si aggiunge il 2-0 di ieri sera e il grande lavoro di Roy Hodgson che si traduce in una squadra, abbastanza difficile da affrontare, con tutti i giocatori concentrati sulla concretezza, ovvero sul risultato.
Al di là della grande applicazione di corsa e di sostanza di Ayew e Zaha, chiave della compatezza di cui sopra, ha chiaramente convinto tutti a lavorare con tanta intensità e concentrazione sul risultato.
Non si spiegherebbero diversamente i minuti finali trascorsi alla bandierina del Bournemouth per far passare il tempo e tenere la palla lontana dalla porta di Guaita su un 2-0 che aveva davvero poco da dire e si prestava facilmente a farsi prendere la mano con qualche giochetto e leggerezza in più.
Sul come si é arrivati a riprendere il 20 Giugno, con le magliette decorate da patch e nomi Black lives matter, nessun commento particolare, prendiamone atto, ma qui si parla di Football e basta. Per fortuna.
Go Eagles I love Football.




Buon 2020? Chissà.

Gli auguri e i buoni propositi per il 2020 sono piano piano sfumati. Siamo ritornati alla realtà del campo, che non é dura, non é nemmeno morbida. E' la realtà del Crystal Palace.
Pronti via e si va in campo a Carrow Road, contro il Norwich. Pronti via e si prende gol. Per rimontarlo dobbiamo attendere il minuto 84. Ci pensa Wickham, subentrato al 60' a Meyer. Il gol viene subito annullato e successivamente benedetto dal VAR.
Solita emergenza difensiva, solito centrocampo e stesso attacco. Niente da segnalare, a parte l'amaro in bocca per quelli che nelle mitiche tabelle di marcia, contro l'ultimissima della Premier, dovevano essere tre punti. Tabelle di marcia che si scontrano con la realtà, fatta di erba, tacchetti, gente che corre.

Arriva l'atteso terzo turno di FA Cup. Buona presenza di un pubblico che ci crede per un Hodgson che ci crede. Qualche cambio ma niente stravolgimenti per cercare di andare avanti.
Hennessey in porta, Kelly Kouyatè Cahill Riedewald dietro, McCarthy Milivojevic Meyer con la bella novità Pierrick a centrocampo e Ayew Wickham in attacco.

Purtroppo passa il Derby County. Segna al minuto 32 Martin che beffa Kelly e insacca al volo un cross dalla destra, prima della rete, abbastanza Palace ma non troppo, con un ottimo Pierrick a supporto dell'attacco che non punge più di tanto, ma non é una novità. 
Già nel finale di primo tempo si perde Max Meyer per infortunio, entra McArthur, non esattamente la stessa cosa con i piedi.
Nella ripresa la partita più nervosa che culmina nel rosso per Milivojevic al minuto 63 che bisticcia come un bambino con Huddlestone.
Dopo aver regalato l'uomo in più, la partita finisce lì. Il Derby County spreca un paio di occasioni per chiuderla in contropiede. Si chiude nel finale ma il Palace non combina nulla. Arrivederci Fa Cup, sarà per l'anno prossimo e in bocca al lupo al Derby County.

Il calendario é ci da una tregua, si torna in campo sabato 11 Gennaio, ancora a Selhurst Park. Ospite l'Arsenal.  Guaita in porta, Tomkins Cahill con Kelly e Riedewald dietro, centrocampo ridisesegnato senza Milivojevic, con Meyer e Zaha esterni, Kouyatè McCarthy in mezzo con McArthur mediano puro e Ayew punta sola e sconsolata. 
Se l'Arsenal non segna presto può essere una buona idea. L'Arsenal segna presto. Segna bene e segna con tre passaggi profondi. Aubameyang, osservato rapito da Kelly, porta in vantaggio i gunners al minuto 12 con una bella combinazione degli uomini di Arteta, che non vanno però oltre in un primo tempo abbastanza noioso, nel quale le Eagles arrivano a sporcare nemmeno poi tanto i guantoni di Leno al quarantesimo con un tiro senza pretese da fuori di Kouyate.

Nella ripresa si entra in campo cercando di capire come il Palace possa segnare un gol. Il come ha un nome e un cognome, David Luiz. Con lui, qualsiasi sogno, anche quello di un attacco stitico come quello del Crystal Palace può trasformarsi in realtà.
Chi aiuta questa trasformazione é come sempre Ayew, che raccoglie una palla vagante, sulla quale l'opposizione di David Luiz é da film horror, la palla lo colpisce e la traiettoria diventa impossibile per Leno. Sulle ali dell'entusiasmo le Eagles si fanno pericolose, buttando dentro palloni, adirittura Papastathopulus deve salvare sulla linea. L'entusiasmo aumenta quando Aubameyang viene espulso al 67' per una brutta entrata su Meyer. L'entusiamo sopisce quando i gunners colpiscono un palo al minuto 83, bravo Guaita prima a togliere il braccio per evitare che il rimpallo sul palo facesse carambolare la palla in rete, e bravisso ad evitare che Lacazette appoggiasse in rete da 5 metri.
L'infortunio a Meyer da l'occasione a Cenk Tosun di mettere piede in campo a Selhurst Park.
Per provare a vincerla? Sembra di si, ma tutto sommato un punto d'oro oppure un punto inutile. Fate voi.

Ah già c'è il mitico mercato di gennaio. E' arrivato direttamente dall'Everton in cerca di rilancio, il centravanti turco Cenk Tosun. In prestito fino a fine stagione. Solite cose di rito, I very happy, baci di maglia etc, ormai non ci crediamo più a queste puttanate, anche perchè non più tardi di un anno fa, era piuttosto felice del mancato trasferimento proprio al Palace.
Per le chiacchere e il mercato c'è tempo, per il campo anche. Se ne riparla sabato prossimo contro il Manchester City in trasferta alle classiche 3pm.


Buon 2020

Nel periodo natalizio il football scorre veloce in Gran Bretagna. Ci piace. Con buona pace della pausa e delle supercoppe in Arabia Saudita. 

Dopo un sofferto 0-0 a Vicarage Road, un pareggio all'ultimo respiro nel M23 Derby grazie ad una prodezza di Zaha, una sconfitta di misura a St.James Park  arrivamo  la vittoria casalinga contro il West Ham e il pareggio per 1-1 al St.Mary's Stadium.

Per un totale che ci permette di chiudere il 2019 di Premier al nono posto con 27 punti in saccoccia.
Punti che non garantiscono nulla, con una classifica che al netto del Liverpool futuro campione d'Inghilterra, dalla zona Champions alla salvezza non é poi così lunga.

Tutte le partite sopra menzionate hanno lasciato più luci che ombre. Prestazione sempre solide e dove non arriva la linea difensiva che perde costantemente pezzi, ci mette una pezza o più pezze Vicente Guaita, sempre più una sicurezza. Solido pratico e concreto quando serve, concedendo qualcosa allo spettacolo quando i palloni sono più complicati.

A centrocampo solite certezze, Milivojevic in mezzo e McArthur scudeiro con Kouyate guastatore che arriva anche al gol nel match contro il West Ham.

In avanti Zaha solita croce e delizia, più delizia in questa fase, che supporta uno splendido Ayew. Zitto zitto si é guadagnato il ruolo di punta titolare del Crystal Palace a suon di prestazioni e gol.
Stanno piano piano prendendo quota le azioni di Max Meyer che Mr Roy sta utilizzando sempre con più frequenza sia dall'inizio che a partita in corso.

Nessun bilancio del decennio, pensiamo solo alla prossima partita a Carrow Road alle 18:30 di Capodanno, contro l'ultimissimo Norwich City; al limite al terzo turno di FA Cup, in programma il 5 Gennaio alle 15:00 a Selhurst Park contro il Derby County.

Se proprio dobbiamo fare un bilancio, facciamolo di questa piccola serie di partite e per chi se le fosse perse, ci piace ricordare: 
  • La perla di Jordan Ayew che ci permette di battere il West Ham all'ultimo respiro
  • Il pareggio di Zaha nel derby contro il Brighton che evita la sconfitta in casa contro i simpatici gabbiani.


Ecco, il gol di Ayew meriterebbe un capitolo a parte, dovrebbero scriverlo quelli che sanno di tattica, che ci riempiono il televisore e gli schermi dei laptop di schemi e numerini, oppure qualche bravo storyteller che va molto di moda.
Purtroppo caro Ayew ti dovrai accontentare di me e in poche righe. In sè il gol é proprio bello, tutta tecnica e forza, mentale e di gambe, la palla ricevuta a 16 metri dalla porta, sulla linea laterale, la decisione di saltare tutta la linea difensiva del West Ham schierata con una serpentina, una ruleta e per chiudere con un colpo sotto a scavalcare il portiere in uscita disperata. Tutto questo dopo una partita dispendiosa fatta di tanta corsa. Tutto questo dopo che stavo maledicendo il pareggino casalingo, il vorrei ma non posso di questo Crystal Palace, pensando ma chi me lo fa fare di essere qui con le cuffie nelle orecchie ad ascolare la radiocronaca mentre corro pigramente sul lungomare al ritmo di 5,30 al chilometro, lontano da Selhurst Park circa 1500 km.
Invece il gol, e che gol, é servito per ricordarmi e ricordarci che noi tifosi siamo gente semplice, ci basta qualche emozione, nessuna plulsvalenza, nessun colpo di mercato. Il bello da vedere e da ammirare, e pazienza se non é sulle prime pagine di tutto il mondo solo perchè la firma é di Jordan Ayew non di CR7 o Lionel Messi.
Anzi il fatto di averlo ammirato prima con le orecchie in radiocronaca poi in incuriosito in  TV e di esserselo goduto in diretta i presenti a Selhurst Park lo rende ancora più prezioso.

Go Eagles and Happy New Year.