Bentornati reloaded.


Bentornati davvero. 
Bentornati i tifosi che in 2000 hanno riempito Selhurst Park per Crystal Palace v Tottenham Hotspurs di sabato 12 Dicembre 2020.
Bentornati, perchè da Marzo, Selhurst Park aveva visto solo seggiolini vuoti e vedere segnali di vita sugli spalti é stato semplicemente bello.
Riempito con una capacità del 10% dello stadio? Si, riempito, perchè complice la triste abitudine a guardare quel poco di calcio in TV che riesco a vedere, con il deserto intorno, rendendo indefinibile il match, i duemila di Selhurst Park hanno fatto tanto rumore.
Chissà se durerà, per adesso ci godiamo il raggio di sole, poi si vedrà.

Facciamo finta di nulla e andiamo sul pratico, sul concreto. Sabato pomeriggio londinese di pioggia, rumore di Selhurst Park di sottofondo e si parte per un pomeriggio di Football quasi normale.
Guaita tra i pali, Clyne e van Aanholt esterni di difesa, Kouyate e Cahill centrali, Milivojevic e McArthur in mezzo al campo, Benteke punta centrale con il supporto di Zaha, Eze e Schlupp che a turno attaccano e rientrano sulle fasce destra e sinistra. Un classico 442.
Il Tottenham di Mourinho si affida a Kane punta centrale supportato dagli esterni Son e Bergwijn.
Centrocampo solido con Sissoko, Hojbjerg e Ndombele, difesa a 4 davanti a Lloris con Aurier, Alderweirld, Dier e Reguilon.

Parte bene il Palace che spinge soprattutto dalla parte di Eze che agevola il compito di Zaha,più libero in area, la prima conclusione, dopo una sterile supremazia del Tottenham é infatti di Zaha, che impegna Lloris a terra. La reazione Spurs é immediata e ci vuole Guaita in un paio di occasioni con la sua dote migliore, la reattività ad evitare il gol.
Purtroppo ci vuole Guaita anche per il vantaggio ospite; tiro senza troppe pretese di Kane, un mezzo collo destro che gira e rilbalza davanti al portiere e da 25m finisce in rete. Kane si trova bene a Selhurst Park segna spesso e volentieri.
Il Palace non sta a guardare e costringe alle maniere forti la difesa ospite, un paio di punizioni dal limite sfruttate male da Eze e Van aAnholt e un bel destro a giro di Eze sul palo esterno chiudono la prima frazione.

Nella ripresa Zaha e Schlupp hanno qualche occasione dal cuore dell'area di rigore, ma le sfruttano male. Ci vuole al minuto 81 una punizione di Eze dal vertice sinistro dell'area che spiove nell'area piccola, Lloris si paralizza, la palla gli sbatte contro e arriva Schlupp che mette dentro il definitivo 1-1.
Pari giusto, perchè la partita é finita 1-1. This is football.
Non staremo qui a discutere di quello che poteva essere e non é stato. 
E' stato un pomeriggio di Football quasi normale e per questo non finiremo mai di ringraziare, Selhurst Park, il Crystal Palace, persino il Tottenham e la pioggerellina di questo fantastico pomeriggio inglese di football.
Go Eagles I love football.

Compiti per le vacanze
West Ham fuori il 16 Dicembre
Liverpool in casa 19 Dicembre
Aston Villa fuori per il Boxing Day
Leicester in casa il 28 Dicembre
Sheffield Utd per iniziare un 2021 migliore il 2 Gennaio.


Bentornati! Bentornati?

Dopo la classica eliminazione al primo turno di Coppa di Lega o come diavolo si chiama, con il finto pathos dei calci di rigore ad oltranza e la tragicomica sfida tra i due portieri con Milivojevic rigorista designato che spariglia, sbaglia e termina le inutili sofferenze delle Eagles in Carabarao Cup, si passa finalmente alla Premier League. Esordio all'Old Trafford positivo. 

Guaita in porta, quattro dietro: Ward, Kouyate, Sakho e Mitchell, McArthur e McCarthy in mezzo al campo, Townsend e Schlupp larghi, davanti Zaha e Ayew. Cambi solo nel finale per mister Roy, entreranno Milivojevic,Batshuayi ed Eze.

Chi é Eze? Eberechi Eze, dal QPR arrivato a fine agosto, buon prospetto con già un buon presente, nazionale inglese U21, centrocampista offensivo, buono sulle fasce, all'occhio furbo di Roy Hodgson capire come sfruttarlo al meglio.

Bella la partenza con il Manchester United, ma giocare con i teloni, le sagome, il silenzio irreale, mi perdonerete non é giocare all'Old Trafford. Il Crystal Palace ha vinto con una solida prestazione, al netto di qualche idiozia difensiva, sul campo del Manchester United, l'Old Trafford é un'altra cosa. 

Anche Selhurst Park sarebbe un'altra cosa, per adesso ci accontentiamo, senza troppo entusiasmo, sognando una primavera più dolce di quella trascorsa. Appuntamento sabato prossimo 3 PM contro l'Everton. 

Go Eagles, I love football.

Siamo ripartiti così, senza preamboli, provando e sforzandoci a credere che quello che stiam vedendo sia vero football, come detto in attesa di tempi migliori. 

 


 

Bournemouth v Crystal Palace 0-2

Il titolo dell'ultimo post su questo blog era "Buon 2020 chissà" cattivo profeta? forse.
In ogni caso ci ritroviamo qui, ad un giorno dall'inizio dell'estate per commentare la ripresa della Premier League 2019/20
Per il Palace, esclusa questa appena vinta, si tratterà di giocarne altre otto.
Ripresa in grande stile, con diretta BBC vista da 4 milioni di persone, la prima sulla BBC in assoluto per la Premier, come la prima fu in assoluto quando Palace v Bournemouth fu il primo match di Premier trasmesso in streaming da Amazon Prime Video.
Palace Bournemouth match di frontiera.
Hodgson mette in campo, Guaita in porta, difesa a 4 con Ward e Van aAnholt sulle fasce, Dann e Cahill centrali, Kouyate, Milivojevic e McArthur a centrocampo, Zaha e Ayew larghi con Benteke punta centrale.
La partita é semplice. Accade che al 12' il Palace trova una punizione da 17 metri, posizione apparecchiata per l'educato destro di Milivojevic che la mette all'incrocio. Nulla da fare per Ramsdale. Accade quindi che le Eagles possono fare quello che sanno fare meglio e da un pò di tempo a questa parte anche di più: il contropiede.
Il Bournemouth spazi non ne trova e al 23' Ayew raddoppia: Zaha resiste alla tentazione di puntare l'uomo, aspetta e premia la sovapposizione di Van aAnholt, palla dietro per l'accorrente Ayew e gol facile.
Partita chiusa? Si, Cherries spuntate con meno corsa e poca fosforo, mediocri. Guaita praticamente mai impegnato seriamente in tutta la serata. 
La partita poteva riaprirsi ad inizio ripresa se Attwell avesse giudicato diversamente l'entrata dell'ottimo Cahill su King. Tibia piena e piede a martello, dettaglio da non sottovalutare, prima porta via il pallone pulito e sullo slancio ma senza volontà arriva il brutto contatto che costringe King alla resa.
Dal campo si é lasciato giocare, al VAR non si é deciso per il rosso, direi che possiamo serenamente voltare pagina e andare avanti.
E' stato in ogni caso l'unico minuto del match nel quale si é avuta la sensazione di una partita ancora viva che invece é scivolata via stancamente con i suoi 6 minuti di recupero.
Si riparte quindi dalle top 10, nono posto 42 punti, con l'arietta frizzantina di Europa che si avvicina. Ne sapremo di più dopo il Liverpool, Mercoledì sera ore 21:15.
Per adesso registriamo la quarta vittoria consecutiva, tre 1-0 ai quali si aggiunge il 2-0 di ieri sera e il grande lavoro di Roy Hodgson che si traduce in una squadra, abbastanza difficile da affrontare, con tutti i giocatori concentrati sulla concretezza, ovvero sul risultato.
Al di là della grande applicazione di corsa e di sostanza di Ayew e Zaha, chiave della compatezza di cui sopra, ha chiaramente convinto tutti a lavorare con tanta intensità e concentrazione sul risultato.
Non si spiegherebbero diversamente i minuti finali trascorsi alla bandierina del Bournemouth per far passare il tempo e tenere la palla lontana dalla porta di Guaita su un 2-0 che aveva davvero poco da dire e si prestava facilmente a farsi prendere la mano con qualche giochetto e leggerezza in più.
Sul come si é arrivati a riprendere il 20 Giugno, con le magliette decorate da patch e nomi Black lives matter, nessun commento particolare, prendiamone atto, ma qui si parla di Football e basta. Per fortuna.
Go Eagles I love Football.