Chelsea v Crystal Palace 2-1

Pensare di poter portare a casa dei punti da Stamford Bridge era utopia anche nei sogni di fine estate, figuriamoci dopo esserci scontrati con la dura realtà della Premier League. Invece é possibile uscire dal campo dei Blues con qualche rimpianto, alimentato dalla scarsa concretezza del Chelsea sotto porta, grazie anche alla ritrovata buona vena di Speroni e ingigantito dagli ottimi interventi di Cech nel secondo tempo che hanno permesso ai ragazzi di Mourinho di arrivare all'attesissimo Monday Night contro l'Arsenal in scia per il soprasso.
Il Crystal Palace di Tony Pulis sta prendendo una ben precisa fisionomia. Tanta corsa e grinta su ogni pallone, fino all'ultimo secondo di gioco, fino all'ultima goccia di sudore, chiusi con una linea difensiva a quattro che prevede Gabbidon e Delaney in mezzo, Ward a destra e Mariappa a sinistra. In mezzo al campo capitan Jedinak fresco di rinnovo triennale e Dikgakoi. Bannan  e Puncheon sulle fasce, spesso scambiandosi le posizioni e la coppia di punte pesanti Jerome Chamakh. Il marocchino sembra abbia ritrovato confidenza con la via del gol e sentirsi responsabilizzato da Pulis lo ha aiutato molto, Jerome oltre ad una condizione fisica in miglioramento gode di molta libertà di movimento, spesso decentrandosi sulla fascia sinistra per sfruttare la sua potenza e le sue sgroppate. Già individuato dal nuovo tecnico lo specialista delle rimesse in gioco a lunga gittata nel terzino Mariappa, con alterne fortune. 
Il vantaggio blues arriva abbastanza presto, al 16' Torres raccoglieva la respinta del palo sul tiro da fuori di Willian, il Crystal Palace sfruttava il periodo di minore pressione del Chelsea per mettere fuori la testa e ottenere il pareggio al 29' con Chamakh al termine di una bella azione corale conclusa dal marocchino sottomisura, ma subiva nel giro di pochi minuti il nuovo vantaggio dei padroni di casa ancora con un imprendibile tiro dalla distanza di Ramires. Le eagles si accontentavano di chiudere la prima frazione con il minimo svantaggio, resistevano all'assalto del Chelsea nella ripresa, con fortuna e un pizzico di bravura e si conquistava il diritto di spaventare Stamford Bridge nel finale di match, ma Cech e Terry erano un muro invalicabile. Una menzione particolare per i tifosi Eagles, che dopo aver esordito con il coro "Is this a library?" hanno trasformato la casa dei blues in una piccola Selhurst Park, impressionando anche Josè Mourinho. 

Segna Chamakh, clean sheet per Speroni. Tre punti da non credere.

Cosa é cambiato rispetto alla partita di Norwich? Il risultato. I protagonisti in campo, spinti dalla bolgia di Selhurst Park, erano gli stessi, questa volta le Eagles capitalizzano al massimo il poco che creano nel primo tempo, sprecano tantissimo in avvio di ripresa, cercano di gestire la partita nella fase centrale del secondo tempo, soffrendo relativamente la pressione del West Ham nel finale di match, fino all'urlo liberatorio di Selhurst Park al quinto di recupero.
La firma al derby di Londra la mette al 42' incredibilmente Chamakh, a secco dal 24 Agosto, (Stoke City - Crystal Palace 2-1) sfruttando con una deviazione di testa sul secondo palo, un bel cross di Bannan dalla trequarti, e la dormita della difesa hammers, che ammirava l'inserimento della punta del Crystal Palace senza opporre resistenza. 
Tre punti vitali per restare agganciati al gruppo di squadre in lotta per la salvezza, senza farsi troppe illusoni, ma con un pizzico di ottimismo in più. Da quando Millen é subentrato, il canovaccio della partita é sempre stato questo, difesa attenta e diligente per quanto possibile e poca sostanza in fase offensiva.
Pulis alla sua seconda panchina Eagles sembra avere individuato in Jerome - Chamakh la coppia offensiva, il franco marocchino ha ripagato con un gol la fiducia, speriamo di poter vedere presto anche Jerome sul tabellino dei marcatori, in attesa che Gennaio ci possa regalare il rientro in campo di Murray, giocatore che per caratteristiche e forza fisica manca terribilmente dalle parti di Croydon.

Buon lavoro Tony.

Il primo Crystal Palace targato Tony Pulis esce sconfitto da Carrow Road. Il motivo é semplice, davanti alla porta i Canaries ha questa brutta abitudine di buttarla dentro, al contrario delle povere Eagles che combattono con una sterilità offensiva impressionante. Non che sia un dato stupefacente, si può tranquillamente evidenziare come la squadra impegnata nell'ultima di Championship che strappava i Playoff all'ultimo tuffo contro il Peterborough, era probabilmente più forte degli undici scesa in campo ieri pomeriggio in un importante confronto per la permanenza in Premier League. Qualcosa non torna, é evidente. Jerome e Chamahk a meno di un radicale cambio di rotta, non possono rappresentare una coppia d'attacco presentabile a livelli decenti nel massimo campionato inglese, difficile anche pensare di rendere impenetrabile la linea difensiva con i giocatori attualmente a disposizione. Speriamo che la cura Pulis, prima in campo e a Gennaio anche dalla scrivania, possa far risollevare la squadra. La coperta é davvero corta, squadra debole dietro e inconsistente davanti, con una coppia mediana di discreto livello, si prospetta un difficile lavoro che potrebbe assumere le dimensioni del miracolo se le Eagles dovessero chiudere la stagione con tre squadre alle spalle. In bocca al lupo Tony.