Crystal Palace - Burnley 1-0

Un'articolo a meno di ventiquattrore dal match? Ma stiamo scherzando? 
Ci ha pensato l'amico Antonio Forina inviato speciale a Selhurst Park tutto spesato da Crystal Palace Italia. Vi piacerebbe vero!?  Scherzi a parte, lo ringrazio sia per l'impegno che per la gradevole lettura in perfetto stile Crystal Palace Italia.
 
E sono sei. A Selhurst Park cade anche il Burnley, squadra rivelazione del campionato, messo ko dal secondo gol consecutivo di Bakary Sako - dopo il destraccio misto di caparbietà e ignoranza che aveva illuso tutti nello sciagurato impegno di coppa sul campo del Brighton. Con una rasoiata di sinistro da posizione defilata il franco-maliano decide una sfida delicata, in bilico fino all’ultimo seppur dominata dai padroni di casa. I ragazzi di Roy Hodgson dopo il vantaggio costruiscono, senza sfruttarle, almeno quattro opportunità per chiudere il conto e rischiano nel finale di subire il più beffardo dei pareggi. Un epilogo in perfetto Palace-style scongiurato anche grazie all’imprecisione degli avanti avversari  e alla tempestività in uscita di Wayne Hennessey che nel finale mette una toppa su clamoroso buco dello sciagurato tandem centrale Kelly-Tomkins (Momo Sakho, where art thou? E soprattutto, quanto cacchio ci vuole a prendere un centrale decente sul mercato, visto che Dann è ko fino a agosto e Delaney ha formalizzato la richiesta di affiliazione alla bocciofila?) opponendo il corpicione a Barnes.

Il Burnley ci aveva già provato varie volte sull’asse Gudmundsson-Vokes, ma il gallese non ha saputo capitalizzare il lavoraccio dell’islandese, né a dirla tutta inquadrare lo specchio della porta. Come detto però le chance più golose del match sono del Palace, capace di fallirle tutte con Sako e Zaha e Benteke, che almeno tre volte potrebbe far centro invece niente. A difesa del belga però va sottolineata la bella apertura di esterno che al minuto ventuno serve Sako, bravo ad accentrarsi da sinistra e scoccare un rasoterra che, come direbbero i bravi cronisti degli anni Ottanta, passa tra una selva di gambe e trafigge Pope, uno che due mesi fa era celebrato come miglior portiere d’Europa dalla sempre sobria stampa albionica.

Grosso merito comunque va dato a Hodgson, che ok Roberto Carlos eccetera però gli uomini in campo ha sempre saputo bene come metterli. Detto di Kelly centrale d’emergenza - e del resto l’altra opzione sarebbe l’anziano signore di Cork (che è la città natale di Delaney, non l’infaticabile mediano del Burnley… quanto l’ho odiato!) - Roy si inventa una solida mediana muscolare dando fiducia a Riedewald, avanzato nel mezzo accanto a Milivojevic per formare un tandem di taglialegna che mette paura solo a guardarlo, con McArthur sul centro-sinistra a dispensare saggezza e togliere i compiti di copertura a Sako, libero di crocifiggere il povero Bardsley, mentre sul versante opposto Zaha sembra abbia il preciso compito di far saltare i nervi a Taylor, che se lo vede sbucare da ogni parte, compreso l’armadietto degli spogliatoi.

Un successo meritato e prezioso per il Palace, che mette cinque lunghezze tra sé e il terzultimo posto - sempre che Mou non decida di regalare punti allo Stoke nel Monday Night di domani. Un bottino prezioso, perché sabato c’è la trasferta proibitiva sul campo di un Arsenal che ha pensato bene di farsi rimontare dal Bournemouth e ora vorrà farsi giustizia contro di noi, che abbiamo l’unica colpa di venire subito dopo nel calendario. Dovrebbe tornare a disposizione Loftus-Cheek, mentre per rivedere Sakho servono un altro paio di settimane almeno, Townsend è fuori fino a primavera o quasi, per tacer di Dann e Puncheon, la cui stagione è già bella e terminata. Per cui, caro Roy: ‘sto mercato?




Antonio Forina per Crystal Palace Italia

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