Nel segno di Pulis

Poche volte un'allenatore é stato così determinante per la conquista del risultato finale, nello specifico la prima storica salvezza del Crystal Palace da quando la massima divisione inglese di chiama Premier League.
Alla fine della scorsa esate, dopo una campagna acquisti criticabile, e un avvio di stagione che confermava il dubbio legittimo di ogni tifoso e addetto ai lavori, la domanda era lecita: contro chi potrà mai fare punti il Crystal Palace? Il cambio di timone avvenne nel momento più buio, nel derby casalingo perso contro il Fulham per 4-1 quando lo stesso Holloway, autore della fantastica cavalcata che aveva portato le Eagles in Premier, rassegnava le dimissioni nelle mani di Steve Parish, (Ian Wright per gli amici di FoxSports.)
Arrivava a Croydon tra molte perplessità, "never relegated man" Tony Pulis, che si metteva in gioco, rischiando di mettere a repentaglio il suo fantastico record. Mai retrocesso. Mai. Considerando che la sua carriera non si é certo snodata tra il Bernabeu e Stamford Bridge, trattasi di qualcosa di straordinario, che diventa epico prendendo in corsa il derelitto Palace a Novembre e traghettandolo a salvezza tranquilla con tre giornate di anticipo. 
Per le dettagliate analisi tattiche ci sarà tempo, per adesso ci sentiamo solo di ringraziare Anthony Richard "Tony" Pulis per quello che ha fatto. Certamente le recenti vittorie in trasferta ad Upton Park e Goodison Park sono state quelle che hanno certificato la salvezza, ma é proprio nella sconfitta odierna contro il City lanciato verso il titolo che si  vista la grandezza del lavoro di Pulis. Una squadra modesta, con valori tecnici non certo superiori alla concorrenza che cerca la salvezza all'ultimo respiro, con un attacco spuntato, ma con un cuore grande, sospinta da un pubblico encomiabile, che ha sempre sostenuto la squadra, il tutto cementato dal capomastro Pulis.
Grazie.



West Ham, un girone dopo.


Missione quasi compiuta al netto delle scaramanzie, 40 punti e undicesimo posto alla vigilia di Pasqua. Chiunque avesse previsto tutto ciò sarebbe stato ricoverato d'urgenza. La vittoria di Goodison Park é stata solo la cigliegina sulla torta della salvezza virtualmente conquistata. Al netto delle scaramanzie, i punti e il numero di squadre alle spalle delle Eagles, fanno ragionevolmente pensare di rivedere i ragazzi di Pulis rompere le scatole anche il prossimo anno in Premier League.
Tutto iniziò proprio ad inizio dicembre con la vittoria casalinga contro il West Ham. Il Crystal Palace era ultimissimo in classifica e Tony Pulis faceva il suo esordio a SelHurst Park. Molte cose sono cambiate, qualche giocatore certamente, ma ancor di più lo spirito con cui le Eagles sono scese in campo da quella serata di dicembre fino ad oggi.

Purtroppo non tutte le cose sono cambiate in meglio, Dylan Tombides dopo 3 anni di dura battaglia, ha perso. Per ricordarlo, oggi ad Upton Park ci sarà un minuto di silenzio e un lungo applauso al 38' minuto, il suo numero di maglia, che verrà comunque ritirato dal West Ham. 
Oggi: West Ham v Crystal Palace 3.00 PM at Upton Park. 

Puncheon e Speroni trascinano ancora le eagles.

Terza vittoria consecutiva senza prendere gol ed un incredibile 12 posto in classifica a 5 giornate dalla fine, con un fantastico +7 e cinque squadre tra le Eagles e la zona retrocessione. Non male per una squadra che tutti fino a Novembre inoltrato davano per spacciata.
Pulis non é convinto di aver completato il lavoro, fa bene ad avere i giusti timori, resta però la buona impressione che sta dando la squadra al di là degli ottimi risultati, oltre ad avere in Puncheon e Speroni uomini in pìù in questo finale di stagione.

Vittoria davvero convincente questo pomeriggio a Selhurst Park, nemmeno stiamo a perdere tempo ad elencare la formazione tipo de Crystal Palace, che però al 13' perde subito un pezzo importante, Dikgakoi fuori per infortunio. Dentro Chamakh al suo posto, per ridisegnare la squadra con Ledley in mediana e il marocchino a supporto di Jerome. Primo tempo equilibrato con finale in crescendo degli uomini di Pulis, che reclamano anche un penalty per una caduta in area di Bolasie, smarcato splendidamente da uno schema su punizione chiaramente made in Pulis. Webb non crede alla caduta goffa del buon Yannik e lascia correre.
Nella ripresa continuano gli attacchi del Palace, molto più determinato nel cercare di portare a casa i tre punti rispetto ad un Aston Villa arrivato a Croydon più con l'idea che un punto non é poi così male. Sembrava fatta quando Jerome veniva pescato solo soletto sul secondo palo a non più di tre metri dalla porta difesa dall'ottimo e sempre attento Guzan, ma il gol e Jerome continuano a parlare due lingue diverse e il pallone si stampava incredibilmente sulla traversa per poi essere allontanato definitivamente dalla difesa dei Villans. Al 75' il gol partita, ennesima azione di Bolasie sulla fascia, palla nel cuore dell'area controllata da Puncheon che spalle alla porta gira un rasoterra velenosissimo che Guzman può solo osservare colpire il palo ed infilarsi con precisione in fondo al sacco. Selhurst Park esplode. L'urlo risveglia anche l'Aston Villa che comincia a capire di trovarsi in una situazione non comodissima. Tanti palloni buttati in mezzo all'area ben presidiata da Delaney e compagni, ma poca sostanza, al netto di un brivido fatto scorre lungo la schiena ai tifosi del Palace, da Weimann sul quale Speroni si opponeva con una parata d'istinto e concentrazione che valeva tre punti pesantissimi. Pulis predica calma e chiede ancora una vittoria, ci aspettano due trasferte in serie, la prima mercoledi sera conto il lanciatissimo Everton, sabato prossimo ad Upton Park contro il West Ham reduce dalle fatiche di coppa, per poi ritrovare Selhurst Park domenica 27 Aprile in casa contro il Manchester City in piena lotta per il titolo. Ha ragione Pulis, ci vuole calma.